La Recall Latina, al centro delle polemiche di questi giorni per il realizzando impianto di produzione di bio-metano a Latina Scalo, ribadisce la legittimità dell’autorizzazione unica rilasciata e in maniera indiretta replica all’assessore all’Ambiente Roberto Lessio affermando che per l’utilizzo del medesimo impianto vige “il principio di prossimità”.
Il procedimento che ha portato la Provincia di Latina a determinare l’esito favorevole della Conferenza dei servizi “è regolato – spiega l’amministratore delegato della Recall Latina, Paolo Rinaldi – dalle disposizioni speciali dettate dal decreto legislativo 387/2003 e dal decreto legislativo 28/2011, che riconoscono che le opere per la realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili sono di pubblica utilità nonché indifferibili e urgenti e demandano l’autorizzazione finale all’ente che svolge la Conferenza di Servizi, ovvero in questo caso la Provincia di Latina”.
“L’autorizzazione, proprio in quanto ‘Unica’ – afferma Rinaldi -, sostituisce ogni altro provvedimento da parte di qualsiasi altro ente, e costituisce, ove occorra, variante urbanistica, senza che occorra alcun ulteriore atto di assenso. Quanto all’invocato ruolo del Consiglio comunale, si sottolinea che l’intervento ricade in zona disciplinata dal Prg come ‘F-Industria’, perfettamente in linea con la natura dell’impianto e che l’assenza del piano di dettaglio è irrilevante, in quanto la superficie coperta è inferiore al 10% della superficie del lotto, in conformità all’articolo 9 del Testo Unico dell’Urbanistica”.
Sull’argomento si riunirà domani la commissione Trasparenza del Comune di Latina che ha chiesto l’audizione, oltre che dell’assessore Lessio, del dirigente del servizio Gestione del territorio, l’architetto Umberto Cappiello,
“Si ricorda che il procedimento è durato ben cinque anni – continua Rinaldi – e l’idoneità, in ogni aspetto, è stata verificata dalla Regione e dalla Provincia, che l’hanno subordinata a prescrizioni a tutela dell’ambiente e della sicurezza. Eccepire irregolarità banali addirittura sulla proprietà del terreno è giuridicamente infondato e mediaticamente scorretto. Per quanto riguarda il conferimento della Forus all’impianto, è evidente che, trattandosi di un impianto di ultima generazione, esso sarà un’opportunità per il territorio anche per la riduzione dei costi di trattamento”.
La scorsa settimana l’assessore Lessio, rispondendo all’interrogazione presentata dal consigliere Nicola Calandrini sul tema, ha detto che l’Abc Latina, l’azienda speciale che gestisce il servizio di igiene urbana del capoluogo, “non ha fatto alcun accordo con Recall per il futuro conferimento dei rifiuti organici né lo farà mai perché il Comune di Latina insieme ad altri Comuni del Nord della provincia realizzeranno e gestiranno un impianto pubblico per il trattamento dell’umido”.
“Recall Latina, quando potrà avviare i lavori – fa sapere oggi Rinaldi -, parteciperà quindi trasparentemente ai bandi che le amministrazioni locali vorranno mettere in atto, ricordando che, fra l’altro, vige il ‘principio di prossimità’, che privilegia appunto i rapporti di vicinanza. Si tratta ora solo di capire chi è a favore della raccolta differenziata e dell’economia circolare e chi invece non è interessato all’ambiente e preferisce discariche e old-economy del rifiuto”.