E’ stata la storica piazza XXV Luglio, gremita dell’affetto dei bassianesi e dei sostenitori più convinti della candidatura del sindaco Domenico Guidi, quella che domenica sera ha salutato con grande entusiasmo l’avvio della campagna elettorale della lista Bassiano Futura.
Due ore di comizio interrotto solo da calorosi applausi di cittadini. Nella prima parte i candidati hanno spiegato le motivazioni legate alla sfida elettorale del 10 giugno.
Uniti da spirito di servizio e naturale impegno sociale e politico che con dignità e intendono porre a base della loro azione politica per l’antico borgo dei Lepini.
La seconda parte del comizio è stata invece una vera e propria arringa, quella condotta da un sindaco in stato di grazia, un uomo forte e concreto, che nella sua vita politica ha scritto la storia dei Lepini e della resistenza al fianco di molti cittadini della provincia di Latina.
Cittadini consapevoli, che hanno rivendicato fuori dalle aule in cui si forma il processo amministrativo, il principio ormai condiviso dei “beni comuni”, facendo da apripista al referendum sulla ripubblicizzazione dell’Acqua, ad esempio, ma che oggi, grazie anche ad una nuova compagine amministrativa, vedono quei principi traslati anche nelle argomentazioni recepite della nuova classe politica al Governo del Paese.
Prima di Domenico Guidi erano intervenuti, nell’ordine: l’attuale presidente del Consiglio Costantino Cacciotti, presentatore della lista Bassiano Futura, l’assessore ai servizi sociali Giovanna Coluzzi. A loro il compito di ripercorrere le tappe cruciali della attività politica della Giunta uscente. Dalle sfide vinte al fianco dei cittadini (mantenimento della scuola primaria a Bassiano) ai riconoscimenti pubblici (dal Touring Club a quelli della Regione Lazio), fino alla riaffermazione di quell’identità che nel corso degli anni ha reso sempre più coesa la comunità bassianese.
A dispetto delle argomentazioni di chi ha tentato di denigrare il lavoro svolto nel rispetto delle leggi e delle norme del diritto italiano con goffi tentativi di discredito sistematico e seriale.
Anche le giovani leve a partire da Giorgia Avvisati, passando per Angela Bernabei, Alessandro Colandrea Lorenzo Bernabei, hanno tracciato i loro interventi all’interno di una visione socialista di riconquista dei beni pubblici e di riavvicinamento delle classi sociali per una crescita armonica di sviluppo equo e solidale della comunità bassianese. Una visione condivisa anche da altri nuovi candidati, come Franco Cifra, Antonio Sabato e Fabio Alessandroni.
Nel comizio tenuto da Guidi, durato più di un’ora, sono state tracciate le linee guida di quel programma che al centro del futuro di Bassiano avrà i concetti di solidarietà sussidiarietà e sviluppo sostenibile. A cominciare dai progetti per al trasformazione delle antiche case del centro cittadino in albergo diffuso, attraverso la rete degli imprenditori già operativi che garantiranno la tipicità dei prodotti che da trent’anni sono divenuti patrimonio collettivo del marchio Bassiano. Come le sue risorse naturalistiche, il patrimonio umano e ambientale, che convive con una chiara idea di sviluppo, quella che, come ricordato da Guidi, ha condotto Bassiano, ai vertici della classifica dei paesi dei Lepini, con un reddito pro-capite di circa 14 mila euro anno, (era di soli 7.500 dieci anni fa!!) e che vede realtà come Sezze o Roccagorga ben al di sotto di questo decoroso punto d’arrivo per una comunità montana.