La Roma-Latina sarà realizzata in house dalla nuova società che il Ministero delle Infrastrutture ha creato per la gestione della rete autostradale. E’ quanto dichiarato dal professor Enrico Giovanni, Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, che ha ricevuto il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini, insieme al capogruppo dal partito a Palazzo Madana Luca Ciriani.
“La Roma-Latina si farà, le risorse ci sono anche se non sono definiti i tempi – esordisce nella nota Nicola Calandrini -. Ringrazio il ministro Giovannini per le rassicurazioni che mi ha fornito. Far realizzare l’opera da una società in house permetterà di ridurre il costo e possibilmente anche i tempi di realizzazione, considerato che non ci sarà più una gara pubblica e che il soggetto attuatore sarà una società partecipata dello Stato. Attualmente Astral si sta occupando della revisione del progetto. Quando questa revisione sarà completata sarà possibile avere una stima dei costi definitivi e dei tempi di realizzazione”.
Calandrini va direttamente sull’aspetto contabile: “Il Ministero ha garantito che, mancando l’esigenza di avere margini di guadagno come accade quando la gestione è affidata ad un privato, la realizzazione dell’opera avrà un costo inferiore rispetto alle cifre conosciute finora. Si tratterà in ogni caso di importi totalmente a carico dello Stato, sui quali, a detta del MIT, al momento non esistono criticità, e se anche dovessero sorgere, ciò non porterà a decisioni contrarie alla realizzazione dell’infrastruttura. I risparmi per la realizzazione della Roma-Latina saranno probabilmente dirottati sulla Cisterna-Valmontone, di cui si occuperà Astral, che invece affronta un aumento dei costi di realizzazione dovuto anche al caro materie prime”.
Conclusioni: “Il Ministro Giovannini ha detto chiaramente che la Roma-Latina resta un’opera molto importante che il governo vuole realizzare il prima possibile e pertanto sta facendo di tutto per accelerare i tempi. È stata anche riconosciuta l’importanza e il ruolo strategico della Cisterna-Valmontone”.
Non resta che attendere: “Il progetto definitivo della Roma-Latina, e ci auguriamo che non sia una revisione al ribasso, che comprometta l’utilità dell’infrastruttura e la capacità di agevolare il collegamento tra la capitale e il capoluogo pontino. Per ammissione dello stesso Ministro, già si è perso fin troppo tempo. Auspichiamo che non se ne perda ancora e che sia fatto il possibile per arrivare all’apertura dei cantieri quanto prima, affinché Latina possa uscire dal suo isolamento”.