Autostrada Roma-Latina? No grazie. L’annullamento della gara è un’opportunità per stoppare il progetto. Parola del Movimento cinque stelle alla Regione Lazio. “La sentenza del Consiglio di Stato che ieri ha annullato l’appalto per la famigerata autostrada Roma-Latina rappresenta un’occasione unica per eliminare quello che consideriamo un progetto scellerato”. Così i consiglieri regionali M5S del Lazio in merito.
“Un’opera che riteniamo vada nella direzione opposta rispetto a quella di miglioramento del trasporto che dovrebbe puntare sulla mobilità pubblica a scapito di quella privata”, aggiunge la consigliera 5 stelle Gaia Pernarella.
Sull’argomento è intervenuto anche Enrico Forte, consigliere regionale e comunale di Latina in quota al Pd: “L’annullamento della gara per la realizzazione della Roma-Latina da parte del Consiglio di Stato rappresenta certamente una battuta d’arresto rispetto ad un progetto di vitale importanza per la provincia di Latina e per l’intero territorio regionale. Bene ha fatto Nicola Zingaretti a proporre un intervento diretto che consenta comunque di portare avanti il progetto e la realizzazione dell’infrastruttura. Da parte della Regione non è mai mancato l’impegno, ma oggi vengono al pettine quegli inestricabili nodi giuridici e burocratici che caratterizzano purtroppo il sistema Paese. Contro questo blocco non possiamo che attivare tutte le buone energie territoriali – sia economiche sia politiche – che insieme dovranno allearsi per non perdere il treno dello sviluppo. Per questo mi sento di fare appello a tutte le realtà economiche e sociali, alle categorie produttive e sindacali affinché si ribadisca l’impegno per la Roma-Latina. Si deve partire da subito per evitare ulteriori ritardi e sprechi. In questo senso il territorio di Latina deve essere il capofila di una stagione nuova, orientata allo sviluppo. E per questo serve la collaborazione di tutti”.
E una risposta dal mondo economico è arrivata: “Una sentenza che non ci aspettavamo ma che occorre rispettare – ha dichiarato il presidente di Confcommercio Lazio Sud Giovanni Acampora -. La pronuncia del Consiglio di Stato che ha sostanzialmente annullato la gara, apre uno scenario che nessuno si aspettava ma che richiede una immediata attivazione del sistema socio-economico della politica e delle istituzioni affinché in tempi brevissimi si mettano in campo soluzioni alternative”.
“La dichiarazione del Governatore Zingaretti sulla possibilità di realizzazione in house è un buon segnale che accogliamo favorevolmente, ma nessuna altra ipotesi deve rimanere intentata – continua Acampora -. Una vicenda infinita con un brutto epilogo, abbiamo sempre e continueremo a ritenere la realizzazione di un collegamento veloce tra Latina e Roma, strategico, fondamentale e prioritario. Ora però bisogna immediatamente mettere in sicurezza la Pontina, tutti noi conosciamo la sua pericolosità e contestualmente mettere in campo soluzioni immediate”
“Corriamo il rischio del collasso economico di una intera provincia e l’isolamento dal resto di Italia e d’Europa. Oggi c’è l’ultimo appello, chi può faccia qualcosa”, ha concluso Acampora.
Intanto è arrivato il commento di un altro consigliere regionale pontino, Angelo Orlando Tripodi della Lega: ”Nicola Zingaretti vuole prendere in giro ancora una volta Latina e la sua provincia. La Regione Lazio non ha le risorse sufficienti per garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria della Pontina, il cui limite di velocità è passato dai 90 ai 60-30 km/h, figuriamoci di sborsare 2,7 miliardi di euro per realizzare la Roma-Latina e la Cisterna-Valmontone. Intanto Liberi e Uguali sono tornati alla carica, brindando addirittura allo stop della gara. Un’opera che genererebbe migliaia di posti di lavoro e rappresenterebbe il volano non solo della provincia di Latina ma anche dell’imprenditoria regionale, in particolare del comparto delle costruzioni. Con la sinistra non è possibile, pertanto il territorio pontino rischia di morire definitivamente! Tanto Zingaretti pensa solo alla segreteria del Pd”.