“Lo stop improvviso e inatteso della più importante opera infrastrutturale degli ultimi 30 anni, consumata con la sentenza del Consiglio di Stato della scorsa settimana, proprio alla vigilia dell’apertura dei cantieri, non può lasciare silente l’amministrazione del Comune che più di tutti avrebbe beneficiato dalla sua realizzazione”. La considerazione è del consigliere comunale di Latina Massimiliano Carnevale. L’amministrazione del Comune che più di tutti avrebbe beneficiato dell’infrastruttura è chiaramente quella di Latina.
“Decine di anni di impegni politici, di battaglie sociali che partono nel 2005 con il progetto presentato dalla giunta Storace e successivamente modificato da Marrazzo, non possono cadere nel dimenticatoio come ennesima beffa al nostro territorio – prosegue Carnevale -: troppo è stato il lavoro e l’impegno di decine di amministratori e soprattutto troppe erano e sono le speranze riposte in questa opera strategica per l’economia di tutta la nostra provincia. E se ancora mi sembra sentire risuonare l’eco delle battaglie nei consigli comunali del 2004 e del 2008, sotto la giunta Zaccheo, per ottenere il massimo nelle opere di compensazione per il tracciato che finalmente collegava Latina al resto d’Italia e d’Europa, appare strano e incomprensibile il silenzio tombale di questa amministrazione che ben si guarda dal pronunciarsi chiaramente sulla necessità di realizzare immediatamente la Roma-Latina”.
E in effetti l’amministrazione guidata dal sindaco Damiano Coletta non si è mai esposta su questo progetto; il sindaco ha più volte risposto a domande precise se fosse favorevole o contrario all’autostrada Roma-Latina che poco contava il suo giudizio dal momento che era arrivato a guidare la città quando ormai era stato già tutto deciso.
“E’ bene ricordare – precisa Carnevale – che sin dal primo consiglio comunale del 2016 io e i miei colleghi di minoranza abbiamo incalzato il sindaco Coletta e la sua maggioranza su una manifestazione chiara e univoca di solidarietà all’opera ma questa non è mai arrivata, neanche in occasione di un consiglio appositamente richiesto su questo tema, questo non può che dimostrare con chiarezza quanto miope sia questa maggioranza rispetto ai veri temi che potrebbero ridare linfa ad una città con un’economia asfittica e in grossa difficoltà. Non mi è dato sapere quello che realmente farà il presidente Zingaretti all’esito di questa sentenza (In realtà il presidente della Regione ha parlato di opera strategica irrinunciabile che andrebbe fatta anche in house. Un annuncio che ora deve trovare corrispondenza con atti concreti, ndr) e può anche essere legittimo il sospetto che alla fine sia riuscito, sfruttando questo stop inatteso, a non scontentare nessuno della sua tanto disomogenea maggioranza dove diverse sono le sensibilità contrarie all’opera”.
“Certo è che un sindaco – conclude Carnevale – veramente attento alle necessità del suo territorio avrebbe dovuto attivare qualsiasi strumento atto a favorire, se non imporre, una soluzione che garantisse il proseguimento dell’iniziativa. Da parte mia sarà indispensabile depositare un’ulteriore richiesta di Consiglio comunale – propone il consigliere – con il coinvolgimento delle associazioni di categoria e i rappresentanti degli altri comuni della provincia per ribadire con forza la volontà perché l’opera si realizzi”.