Il Segretario generale della UIL di Latina, Luigi Garullo, in una nota stampa, parla degli affitti nel capoluogo pontino.
di seguito la nota:
“Se un affitto in città nel secondo semestre del 2021 era mediamente di 630 euro, nella seconda parte del 2022 è salito a 640. Ciò significa che lo scorso anno i cittadini e le cittadine di Latina per una casa hanno sborsato in media 7.680 euro. Una cifra che ha contribuito per il 23,7 per cento ad impoverire le tasche delle famiglie. A tracciare il bilancio di quanto si spende per locare un immobile a Latina come in altre città italiane ha provveduto lo studio del Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della Uil. Il focus ha sviluppato i valori medi degli affitti su dati dell’Agenzia delle Entrate, per un appartamento di 100 metri quadrati in una zona semicentrale delle città capoluogo di provincia.
Luigi Garullo, Segretario generale della UIL di Latina:
“Dopo Roma e Frosinone, Latina è il terzo capoluogo laziale per costo di locazione di immobili. La Capitale stacca le altre città con una spesa media annuale di oltre 18mila euro. Segue il capoluogo ciociaro con una spesa annuale oltre 8mila euro. Più convenienti gli affitti a Viterbo e Rieti, i cui costi rispettivamente ammontano a 7.200 e 5.500 euro”.
Analizzando lo studio e uscendo dai confini regionali, ciò che accade a Latina lo ritroviamo in due province lombarde: a Bergamo e Pavia infatti costi e incidenze sul budget familiare sono uguali al nostro capoluogo. Mentre la città in assoluto più cara è Milano, che raggiunge un canone annuale di 18.840 euro, mentre la più economica risulta essere Caltanissetta, con un costo annuo di 2.600 euro.
Aggiunge l’esponente sindacale:
“Tornando nella nostra città l’aumento registrato dallo studio nella comparazione dei due semestri si va ad aggiungere a una serie di rincari che da mesi ormai incidono sul potere di acquisto delle persone. Rincari delle fonti energetiche, dei generi alimentari, del carburante stanno comprimendo sempre più i redditi, impoverendo migliaia di famiglie”.
Conclude Garullo:
“Una boccata di ossigeno potrebbe arrivare dal recupero di immobili già esistenti e da una nuova stagione dedicata all’edilizia residenziale pubblica, aumentando le risorse per il sostegno agli affitti e alla morosità incolpevole, come da tempo sostiene la UIL. E sotto questo aspetto, gli oltre 27 milioni di euro assegnati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a Latina per la riqualificazione dell’edilizia sociale (Pinqua), potranno cambiare in meglio il volto della città, offrendo a tante persone in condizioni di emergenza, un reale e concreto diritto all’abitare””.