E’ finito all’ospedale “San Giovanni”, anziché in carcere, l’imprenditore terracinese Johnny Micalusi titolare del noto locale “Assunta Madre” di via Giulia a Roma. Raggiunto questa mattina da Polizia e Finanza per l’esecuzione dell’ordinanza di misura cautelare, che ha riguardato anche i suoi figli Francesco e Lorenzo, oltre ad un imprenditore, un commercialista e un direttore di banca, e da un provvedimento di sequestro del suo patrimonio, si è sentito male. “Ha avuto uno choc – ha riferito il suo legale di fiducia, l’avvocatessa di Latina Maria Antonietta Cestra, suo difensore in altri procedimenti -. Ora è piantonato all’ospedale San Giovanni. Sono stata informata dai familiari. Domani andrò a Roma”. L’uomo è accusato di intestazione fittizia di beni, riciclaggio e autoriciclaggio di denaro di provenienza illecita. I beni posti sotto sequestro, tra cui il ristorante “Assunta Madre”, Metro Fish e Centro Ittico Laziale, società di commercio all’ingrosso e dettaglio di prodotti ittici con sedi a Roma e la capitolina Papa Giulio, società di gestione e conduzione di esercizi pubblici e di ristorazione, saranno gestite da un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Roma. L’operazione condotta oggi dalla Squadra Mobile di Roma e dal Nucleo speciale di Polizia Valutaria della capitale, denominata Nettuno, è stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia. La notizia dell’arresto di Micalusi, già nel primo mattino di oggi, si è diffusa anche a Londra dove l’imprenditore ha aperto uno dei suoi ristoranti con marchio “Assunta Madre”.