Armi nel solaio, il custode del clan confessa e resta ai domiciliari

È stato convalidato l’arresto di Lino Pannone, il muratore 53enne di Fondi trovato in possesso di un arsenale nascosto nel solaio della sua abitazione. Il giudice per le indagini preliminari Barbara Cortegiano ha disposto per lui la misura cautelare dei domiciliari.

Durante l’interrogatorio, l’uomo – difeso dall’avvocato Giulio Mastrobattista – ha dichiarato di aver custodito armi e munizioni “per conto di altri”, senza però fornire nomi. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina e della Compagnia di Terracina avevano rinvenuto due fucili e oltre 400 proiettili nella sua casa in zona San Magno.

L’operazione rientra nel filone d’indagine nato dopo il blitz di gennaio contro il gruppo criminale dei fratelli Del Vecchio, grazie anche alla collaborazione di Johnny Lauretti. Proseguono le perquisizioni per recuperare altro materiale nascosto e prevenire tentativi di riorganizzazione del sodalizio, ancora scosso dalla latitanza di Massimiliano Del Vecchio.