In 36 mesi il servizio Ares 118 di emergenza sanitaria nel Lazio sarà reinternalizzato. La novità è contenuta in un accordo raggiunto tra l’Amministrazione regionale, l’Ares 118 e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil Funzione pubblica, valido anche per la parte del servizio che attualmente è affidata esternamente attraverso gara pubblica.
Sarà un percorso graduale, da concludersi entro 36 mesi, da avviarsi dalle postazioni di Roma Capitale, per poi estenderlo successivamente alla provincia romana e alle quattro province del Lazio.
La direzione generale dell’Ares 118 si è impegnata a presentare un piano di fattibilità con la previsione dei mezzi e delle risorse umane necessarie e i relativi costi con la contestuale rimodulazione, in proporzionale diminuzione, dell’acquisizione di servizi esterni da privati.
I rappresentanti sindacali, condividendo le linee di azione intraprese, hanno chiesto che il reclutamento di nuovo personale per i mezzi reinternalizzati debba essere ad incremento della spesa del corrispondente costo già sostenuto dall’azienda e che nell’espletamento delle procedure concorsuali venga considerato il curriculum professionale acquisito dai partecipanti anche in applicazione della L.R. 4/2017
“Stiamo parlando di un accordo molto importante – ha commentato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato – che va nella direzione giusta di potenziamento del servizio e al tempo stesso dando ai lavoratori le necessarie garanzie di stabilità nel servizio”