«Bisogna sempre avere un piano B, soprattutto quando non si possiede un piano A e con la serie di fallimenti inanellati dal Comune di Aprilia, il quale a partire dai tributi per arrivare ai trasporti si è visto bloccare una serie di gare per l’affidamento in appalto di diversi servizi, viene il sospetto inquietante che improvvisamente l’ente non sia più in grado di predisporre bandi. Se fossi nei panni della segretaria generale del Comune, la dottoressa Elena Palumbo, comincerei a preoccuparmi seriamente». Parole chiare, quelle pronunciate dal consigliere di opposizione Carmen Porcelli, che dopo la sentenza del Consiglio di Stato, sfavorevole per il Comune, ha criticato non solo la gestione dei tributi ma ha puntato il dito sull’incapacità dell’ente di predisporre bandi. «Senza entrare nel merito della scelta operata dalla maggioranza del sindaco Terra, cioè quella di tornare ad una gestione privata sia pure del coattivo come ai tempi dell’Aser, affidando ad una ditta esterna il servizio; su questo argomento è stato già detto tanto nei mesi scorsi, si tratta di un tema superato; il sindaco ha cambiato idea per l’ennesima volta, stravolgendo il suo programma elettorale, oramai siamo abituati ai suoi voli pindarici. Però ci siamo chiesti cosa sta accadendo davvero al Comune di Aprilia? Come mai all’improvviso non si riesce più a portare a termine una gara? Vale per i tributi, ma vale anche per la tesoreria comunale, il cui servizio affidato in regime di proroga costa molti più soldi, idem per i trasporti anche questi affidati in regime di proroga a causa della gara ferma per un ricorso presentato da una delle ditte escluse. Insomma: che cosa succede. Restando nei termini della sentenza della Consiglio di Stato, che ha accolto la contestazione circa la nomina nella commissione giudicatrice del capo di gabinetto del sindaco di Genzano, per quale motivo è stata scelta la dottoressa Antonella Iuliano, chi l’ha indicata. Le nomine non avvengono mai per caso, soprattutto lo chiedo poiché in questo caso nominando la dottoressa Iuliano è stato commesso un atto illegittimo poiché il Comune di Aprilia non ha bisogno di ricorrere a membri esterni, nella sia pianta organica possiede figure titolate e professionalmente formate e dunque atte a ricoprire ruoli simili. Possibile si tratti solo di superficialità? Sarebbe comunque grave visto che tanta superficialità è stata adoperata per settori altrettanto delicati, ma proprio non si riesce a trovare una soluzione plausibile a questa situazione. Le cifre saranno assolutamente ridimensionate, rischiamo di bruciare due milioni di euro così. Meno male che abbiamo diversi piani B, tra questi spero non sia contemplato l’itinerario tra Ariccia (sede periferica dell’Ica) e Genzano (il comune presso il quale la dottoressa Iuliano svolge il ruolo di capo di gabinetto del sindaco): una salutare camminata sospesi sul ponte dei suicidi».