Un altro tritarifiuti per Aprilia. L’impianto di trattamento e recupero rifiuti della Loas è pronto per nuovi investimenti senza alcun ostacolo. Regione (Aree Rifiuti e Via e Vas), Arpa, Asl e Comune sono risultati assenti alla conferenza dei servizi indetta per la valutazione del progetto che vede anche l’aggiunta di un nuovo nastro trasportatore e l’attivazione di un altro mulino granulatore per triturare rifiuti. Motivo per cui è scattato il silenzio assenso. Positivo il parere del Consorzio Artigiani di Aprilia e, con prescrizione, quello dei Vigli del fuoco. Ok anche dalla Provincia di Latina per la sola autorizzazione allo scarico delle acque da parte del settore Ecologia e Ambiente.
E’ tutto scritto nella determinazione di Domenico Tibaldi, dirigente del settore Ecologia e Ambiente della Provincia di Latina, di conclusione positiva della conferenza di servizi per la variante sostanziale del preesistente impianto di trattamento e recupero di rifiuti speciali di via della Cooperazione ad Aprilia. L’atto è stato pubblicato all’albo pretorio dell’ente lo scorso 27 giugno: le amministrazioni e i soggetti che per legge sono chiamati ad intervenire hanno tempo 10 giorni per comunicare eventuali opposizioni. Dunque, l’ultima chiamata alle istituzioni non pervenute in precedenza.
L’impianto esistente risulta autorizzato dal 2009 e nel corso degli anni ha ottenuto il via libera a nuove varianti sostanziali e non. La conferenza dei servizi di cui all’oggetto della determinazione del dottor Tibaldi, numero 76/2019, ha avito un esito positivo con prescrizioni per un progetto presentato dalla proprietà Loas srl il 31 ottobre 2017.
Il progetto (variante sostanziale) prevede l’utilizzo dei piazzali con ridistribuzione delle aree adibite al trattamento dei rifiuti e delle aree di sosta e di manovra mediante l’aggiunta di un terreno di 2.331 metri quadrati; l’aggiunta di un altro nastro trasportatore per la cernita manuale all’interno del capannone B della linea A; la variazione della posizione dell’area adibita alla ricarica dei carrelli elevatori che sarà sposta dalla parte retrostante il capannone B a sotto la tettoria del capannone C; la messa in esercizio nel capannone C di un altro mulino granulatore per triturare i rifiuti non pericolosi di materiale in plastica dura a servizio dell’operatore di recupero R3.
Le prescrizioni previste riguardano le tipologie dei rifiuti da trattare nell’impianto e diversi obblighi per la società, che nel 2017 fu coinvolta nell’inchiesta Dark Side.