Un uomo di 59 anni C.M., dipendente del comune di Aprilia e il suo complice di 45 anni I.T., sono stati arrestati ieri dalla Polizia Stradale di Aprilia, che dopo l’operazione Dark Side del 27 luglio scorso, che aveva portato arresti e al sequestro della cava dei veleni di via Corta, da qualche tempo avevano notato una serie di furti di rame consumati all’interno della ex cava trasformata in discarica abusiva. Sorpresi dalla Polstrada i due uomini, nel tentativo di darsi alla fuga e sfuggire all’arresto, hanno travolto un agente in servizio. Arrestati e trasferiti presso il carcere di Latina, dovranno rispondere dei reati di concorso in furto aggravato, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e sottrazione di cose oggetto di furto. Il comandante della POlizia Stradale di Aprilia, l’ispettore superiore Massimiliano Corradini, l’indomani della maxi operazione, aveva notato che qualcuno in più occasioni, dopo aver reciso la rete di recinzione e aver tagliato alcuni lucchetti dei cancelli, aveva asportato diverse centinaia di metri di grondaia in rame un consiatente quantitativo di cavi elettrici in rame e dal magazzino posto nella parte superiore della ex cava di pozzolana utensili e materiale da officina. Per questo nel pomeriggio di ieri, il personale della squadra di polizia giudiziaria del distaccamento di polizia stradale di Aprilia nel tentativo di stroncare definitivamente l’attività di depredaggio dei beni sottoposti a sequestro messa in atto dagli ignoti malfattori, espletavano un servizio di appostamento nei pressi del sito. Durante il servizio gli agenti hanno sorpreso due uomini che dopo aver raggiunto a bordo di una autovettura Fiat Panda attraverso una stradina laterale la parte della ex cava dove era stata decisa la rete di recinzione penetravano all’interno e asportavano un cospicuo quantitativo di spezzoni di cavo elettrico di grande diametro e parti di grondaia di rame, poi quantificato per circa duecento chilogrammi, che caricavano all’interno del veicolo con cui erano giunti. Accertato ciò gli operanti decidevano di intervenire bloccando l’unica via di fuga ma i malfattori saliti a bordo del veicolo tentavano una roccabulesca fuga nel corso della quale hanno tentato di investire uno degli operatori di polizia, colpito di striscio dal veicolo e che per evitare di essere sormontato dal mezzo stesso si aggrappava al montante della portiera venendo trascinato per duecento metri circa sino a quando i malfattori non venivano definitivamente spinti fuori strada dagli altri agenti operanti e bloccati.