Nuovi risvolti nel caso dell’omicidio di Rosa Grossi, la donna di 87 anni morta dopo esser stata percossa all’interno della sua abitazioni. Per l’omicidio il 6 luglio scorso, a seguito di una indagine lunga e complessa, era stato arrestato il figlio Giovanni Zanoli, il quale prima aveva confessato l’efferato omicidio sfociato al culmine di una lite, poi aveva ritrattato in sede di interrogatorio di garanzia davanti al Gip. Le indagini da parte dei militari sono proseguite.
Nella serata di ieri 8 ottobre 2016, ad Aprilia, i Carabinieri Comando Provinciale di Latina, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, hanno tratto in arresto Victor Popa, 47enne di origini rumene, ritenuto responsabile di tentato furto pluriaggravato. L’arresto scaturisce dall’attività investigativa relativa all’omicidio dell’87enne, che la notte del 10 giugno 2016 era stata aggredita e malmenata all’interno della propria abitazione. L’anziana donna, la mattina dello stesso giorno, era stata rinvenuta agonizzante nel proprio letto dal figlio Giovanni Zanoli ed era successivamente deceduta dopo alcune ore presso l’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina a causa delle lesioni riportate.
Nel corso del sopralluogo, eseguito dal personale del Nucleo Investigativo e del Ris di Roma, era infatti emerso un particolare che aveva attirato l’attenzione dei militari operanti: la tapparella della finestra della cucina era stata sollevata e bloccata con delle zeppe di legno, portando a ritenere che qualcuno avesse tentato di entrare nell’abitazione. I Carabinieri avevano quindi effettuato mirati rilievi sulla finestra tamponando le zeppe i legno. Gli esami tecnici di natura biologica svolti sui predetti tamponi hanno quindi consentito di estrapolare un profilo genetico corrispondente a quello di Victor Popa, comprovando che lo stesso, verosimilmente nel corso della stessa notte del 10 giugno, aveva forzato la finestra dell’abitazione della povera anziana con l’intento di perpetrare un furto. I militari operanti hanno effettuato varie perquisizioni nelle abitazioni in cui Popa risultava domiciliare, una ubicata ad Aprilia in località Campo di Carne e l’altra a Paliano (Frosinone), condotta con l’ausilio dei Carabinieri della locale Stazione, rinvenendo alcuni televisori, vari oggetti in oro, un personal computer, e vario materiale elettronico, sottoposti a sequestro per verificarne l’eventuale provenienza furtiva.