Al Ministero dell’Ambiente questa mattina sono state presentate le istanze dei cittadini e dei comitati di Aprilia, emersi durante l’incontro indetto dall’onorevole Raffaele Trano in seguito all’incendio della Loas del 9 agosto scorso.
“Le ho portate all’attenzione della segreteria tecnica, che mi è stata messa a disposizione dal ministro dell’ambiente Sergio Costa – ha detto Trano – Ho spiegato le criticità riscontrate nelle autorizzazioni in possesso della Loas Italia srl, evidenti nelle modalità con cui le stesse sono state concesse, fino al preavviso di diniego della Provincia, specificando che la vicenda non è conclusa.
Abbiamo poi affrontato il tema delle competenze dei diversi enti e ho fornito alla segreteria tecnica tutta la documentazione in mio possesso, affinché si possa fare piena luce sul ruolo dei singoli enti.
Un primo confronto in cui i tecnici del Ministero hanno mostrato grande interesse sulla forte concentrazione di insediamenti industriali e discariche nel nord della provincia e sul relativo inquinamento generato. In particolare ho riscontrato l’impegno ad approfondire le problematiche legate alla presenza sul territorio di ben quattro stabilimenti soggetti alla direttiva Seveso III e ho chiesto di revisionare i piani di emergenza, tenendo in debito conto le distanze con l’abitato, con i centri di ammassamento e con le scuole. Ci siamo quindi soffermati sull’importanza di un aggiornamento dello studio epidemiologico, considerando anche che quello del 2018 non indica le fonti delle cause di mortalità.
Oggi ritengo – ha concluso Trano – si sia finalmente aperto un percorso nuovo, che vede i cittadini protagonisti nella sede più importante che prende decisioni in materia di ambiente. Le loro proposte sui controlli e sulle modifiche delle leggi in tema ambientale sono state prese in considerazione e saranno valutate nel corso delle prossime riunioni tecniche”.