E’ Antonio Piattella, 55 anni di Aprilia, l’ex imprenditore pontino destinatario decreto di sequestro di beni emesso, ai sensi della normativa antimafia, dal Tribunale – sezione Misure di Prevenzione di Roma, su proposta congiunta del Procuratore della Repubblica di Roma e del Questore di Latina.
L’uomo era stato coinvolto nell’operazione “Dark side”, con il suo arresto e un provvedimento di sequestro preventivo a suo carico, che aveva interessato i beni e le aziende nella sua disponibilità, poiché ritenuto al vertice di un sodalizio criminale dedito all’illecito smaltimento di rifiuti, che venivano interrati in una ex cava alle porte di Aprilia, in località Tufetto.
Le recenti indagini patrimoniali, svolte dalla Divisione Anticrimine di Latina e dal Servizio Centrale Anticrimine, hanno permesso di appurare che l’indagato – a cui sono stati contestati ulteriori altri gravi reati, nonostante sia stato, sin dal 1996, pressoché sconosciuto al fisco, era in possesso di grandi disponibilità economiche, ponendosi, di fatto, – spiegano dalla Questura – “come il volano e il punto di riferimento di tutte le attività imprenditoriali della sua famiglia, sia di quelle gestite dai figli del primo matrimonio, non più conviventi, sia di quelle riconducibili ai componenti della famiglia attuale”.
A Piattella sono stati posti sotto sequestro, con l’operazione odierna, sette terreni, nove fabbricati, nonché numerosi rapporti bancari intestati a soggetti a lui riconducibili, per un valore complessivamente stimato in circa 1,5 milioni di euro.