Alla lettura del risultato nel 46° seggio, il point di via Goito, quartier generale della coalizione Aprilia Civica è esploso in un boato. Nonostante un’affluenza ai minimi storici, dove oltre la metà dell’elettorato ha scelto di non votare, la città di Aprilia ha scelto la via della continuità, concendendo il bis alla giunta Terra che al primo turno era stata relegata al secondo posto. Alla fine il 52,7% degli elettori ha scelto di dare fiducia al sindaco uscente, relegando ancora una volta all’opposizione un centrodestra che neanche l’effetto Lega e il vento di destra a livello nazionale è riuscito a traghettare verso la vittoria.
Gli errori strategici di Domenico Vulcano, che si è sempre sottratto al confronto, i voti che il Partito Democratico di Aprilia ha voluto assicurare ad Antonio Terra per contrastare l’avanzata delle destre, le parole del presidente della Regione Nicola Zingaretti spese in suo favore, hanno sortito gli effetti sperati, mitigando il moto di protesta delle periferie e assicurando a Terra una buona tenuta in centro, dove anche al primo turno la propensione alla continuità amministrativa era stato un dato lampante.
La festa, iniziata all’interno del point è proseguita in strada e poi tutta la notte sotto il municipio, dove Antonio Terra è stato accolto dall’applauso dei dipendenti. “Questo resterà un comune aperto a tutti – ha detto il sindaco prossimo all’inizio del secondo mandato – sarò il sindaco di tutti, meno dei tutti quelli che hanno gettato fango sulla nostra coalizione, che invece ha parlato di programma e di cose da fare per tutta la campagna elettorale”.