Il sindaco Terra lo aveva comunicato ieri durante la conferenza stampa sul ciclo dei rifiuti in Provincia di Latina: Rida avrebbe chiuso per 3 giorni, dando però un preavviso di sole 48 ore. Un problema sia per Aprilia che per altri comuni che conferiscono l’indifferenziato nel sito rifiuti. Per i vertici Rida, però, la responsabilità sarebbe della Regione.
“Rida Ambiente si trova costretta – hanno spiegato dall’azienda – come già anticipato alla Regione Lazio, con nota del 29 maggio scorso protocollo 692B, a sospendere il conferimento dei rifiuti presso il proprio impianto per tre giorni nelle date del 29-30 giugno e 1 luglio. Una scelta dettata dal progressivo esaurimento dell’area di stoccaggio del Css (accertato sia dal Comune di Aprilia a mezzo dei vigili urbani, e confermato da sopralluogo richiesto dalla Regione Lazio ed effettuato da Arpa Lazio e Nipaaf) prodotto dall’impianto di via Gorgona dopo aver sottoposto a trattamento biologico meccanico i rifiuti conferiti dai comuni che si servono dell’impianto di Rida.
Purtroppo questa decisione – hanno continuato – è dettata dal fatto che dopo aver visto la Regione soccombere in ben tre giudizi consecutivi presso il Tar del Lazio, l’assessore regionale al Ciclo dei Rifiuti, Massimiliano Valeriani, ancora non ha saputo indicare una discarica di servizio, costringendo così la società apriliana a spedire fuori regione o all’estero il materiale prodotto dopo la lavorazione.
Una circostanza confermata anche dalla Dirigente del Settore Rifiuti della Regione Lazio, Flaminia Tosini, in audizione presso la Camera dei Deputati. Spiace dunque per i disagi arrecati alla popolazione e agli amministratori, che in ogni caso non dipendono dalla volontà di Rida Ambiente, ma è la Regione e l’Assessore Valeriani che devono risolvere la situazione perché questa inerzia prolungata da parte dell’amministrazione regionale causa un disservizio e un danno a tutti i cittadini del Lazio”.