“Prima di parlare, annunciare o auspicarsi scenari catastrofici, blaterare su presunte colate di cemento, sbandierare fantomatici progetti basterebbe leggere, documentarsi e partecipare un po di più per accorgersi che l’idea di sviluppo della Città in settori chiave come quelli citati l’abbiamo ridisegnata sicuramente più chiara di chi oggi chiacchiera non conoscendo bene la materia o scopiazzando idee qua e la”. Il consigliere di Forum per Aprilia Fabio Di Leonardo replica alle accuse lanciate da PD e dal consigliere della lista Primavera Apriliana dopo l’approvazione del punto sull’istituzione del concetto di interesse pubblico. Secondo l’amministratore di maggioranza molte dele accuse lanciate dal centrosinistra sarebbero prive di fondamento. “In merito a quanto avvenuto nell’ultimo consiglio comunale- afferma Di Leonardo- il Consigliere Porcelli non ha forse capito che l’approvazione del punto relativo all’istituzione del concetto di interesse pubblico era propedeutico per l’approvazione dell’istituzione della Farmacia in zona La Gogna al fine dell’approvazione del benessere pubblico. Per quanto riguarda il fatto che tutti i progetti dovrebbero essere soggetti a VAS, si fa presente che la VAS è relativa a piani di sviluppo di parti di territorio, mentre per i singoli progetti occorre eventualmente chiedere una VIA nel caso questi siano relativi ad opere o interventi di nuova realizzazione, che ricadono, anche parzialmente, all’interno di aree naturali protette. La valutazione risulta necessaria anche nel caso si ritenga che possano produrre impatti significativi e negativi sull’ambiente.
Il progetto approvato, relativo a un cambio di destinazione d’uso, fa riferimento a una parte di città considerata “centro abitato” così come dalla DCC n. 2 del 12.02.2015, su proposta del Forum per Aprilia e approvata all’unanimità dei presenti sia di maggioranza che di opposizione (23 voti favorevoli). Cosa analoga vale per tante altre parti di territorio dove si potrebbe intervenire con tali procedure. Il concetto di permesso di costruire convenzionato di cui all’art. 28/bis del dpr 380/01, che forse non hanno capito molti consiglieri di opposizione visto le discussioni scaturite nelle ultime ore, è stato istituito dal Decreto denominato Sblocca Italia (decreto legge 12 settembre 2014, n. 133, coordinato con la legge di conversione 11 novembre 2014, n. 164), ha come obiettivo quello di rivalutare porzioni anche singole di città che hanno perso in un modo o nell’altro le loro funzioni per il quale sono nate. Pertanto è possibile procedere con eventuali cambi di destinazione d’uso fermo rispettando, a seconda dell’indice edificatorio di zona, il volume e/o la superficie esistente. Oltre a permettere di eseguire ai singoli cittadini interventi di rivalutazione del territorio (che non significa essenzialmente convertire fabbricati industriali in commerciali, ma anche in palestre, scuole, centri benessere, residenze, parchi, musei…) tale procedura, istituita a livello nazionale, permette al Comune di ottenere opere e/o servizi utili per la collettività (sia infrastrutture come strade, fogne, marciapiedi, che servizi come scuole, palestre, chiese, ambulatori…parchi, musei, biblioteche) a seconda della grandezza e dell’entità dell’intervento. Altri Comuni, ad esempio, hanno riconosciuto, atti alla mano, la mera creazione di nuovi posti di lavoro come interesse pubblico. Tale procedura quindi fa si che il Comune, ovvero tutta la popolazione, possa beneficiare di opere che ad oggi sarebbe impensabile realizzare con soli finanziamenti del Comune e provenienti dagli enti pubblici superiori (Provincia-Regione-Stato) e che vengono realizzate a carico dei privati. Si potrebbe discutere ad esempio se non sia il caso di indirizzare l’Interesse pubblico di alcuni dei progetti ,che via via potranno essere proposti, in opere a scomputo per la realizzazione/creazione/rivalutazione del centro urbano.” Quanto al rilancio del centro, il consigliere di maggioranza replica alle accuse del PD riguardo le progettualità messo in campo per valorizzare la città. “Lo stesso centro urbano- dice Di Leonardo- su cui la Giunta Terra in questi giorni su input dell’ Assessore al Commercio Marchitti, per rispondere anche al Partito Democratico, oltre che al Consigliere Porcelli, sta continuando a lavorare su un’idea di riqualificazione molto chiara che passa attraverso un intervento sul decoro urbano, oltre che sull’architettura del quadrilatero di fondazione; la viabilità; una serie di iniziative di intrattenimento che mai come in questi anni hanno ripopolato le vie della Città; un bando in uscita per nuove attività o riqualificazione di quelle esistenti al centro urbano (DG n. 302 del 1/12/2015); la rinascita del mercato coperto che da esito dell’ultimo bando verrà nuovamente, interamente, occupato; altro bando sulle aree verdi della Città che interesserà anche la cd. “buca del Cral” per insediamento di infrastrutture sportive. In merito alla zona Caffarelli ed altri “siti industriali abbandonati” in diverse sedute di commissione urbanistica, assolutamente ignorate dal Consigliere Porcelli, sia l’Assessore Marchitti che il Consigliere Di Leonardo e tutto il Forum per Aprilia hanno evidenziato la volontà di procedere nella rivalutazione di tali aree attraverso procedure che permettano la riduzione del cd. “lotto minimo”, per favorire investimenti in capannoni frazionati anche da parte della piccola e media impresa, degli artigiani, come loro stessi auspicano, e l’inserimento di nuove funzioni che abbiano come scopo quello di recuperare non solo il singolo manufatto, ma tutto il territorio interessato facendo si che ci sia una fruibilità durante tutto l’arco della giornata. Si può parlare ad esempio di palestre, centri musicali, mense aziendali, locali di intrattenimento, uffici, negozi e tutte quelle attività che non trovano “posto” in un tessuto urbano che ha al suo interno immobili obsoleti per tali funzioni (ad esempio altezze interne). Tale sistema di recupero è già utilizzato in diverse parti d’Italia e d’Europa ed è già stato evidenziato da alcuni enti come dimostrato ad esempio dalla pubblicazione del Gennaio del 2014 da parte di UNINDUSTRIA (Unione degli Industriali delle Provincie del Lazio) in collaborazione con la Camera di Commercio di Roma dal titolo “la Riqualificazione delle aree dismesse: un progetto di area vasta” avente come obiettivo lo studio sulle prospettive di valorizzazione delle aree dismesse e re-manufacturing della Provincia di Roma e non solo. In tal senso il progetto di cui sopra è in via di definizione di concerto con l’Assessorato all’Urbanistica per essere poi portato all’attenzione della Commissione preposta. Cosa analoga lo si vuol fare con le zone agricole, dove l’abbandono di tali aree nel corso degli anni ha generato fenomeni di degrado, l’amministrazione comunale e in particolar modo il Forum per Aprilia ha già evidenziato tramite ancora l’Assessore Marchitti e il Consigliere Di Leonardo, la volontà di introdurre un apposito regolamento ai sensi del Regolamento Regionale 2 settembre 2015 n. 11 avente ad oggetto “Attuazione della ruralità multifunzionale” e del Regolamento per la Nuova disciplina delle strutture ricettive extralberghiere” del 7 agosto 2015 n. 8, così di valorizzare il territorio agricolo legato ad un turismo consapevole e salvaguardare e potenziare il ruolo dell’impresa agricola quale elemento imprescindibile per la tutela attiva del territorio e lo sviluppo socio-economico anche mediante l’accrescimento dei livelli occupazionali, di contrastare la frammentazione fondiaria e la dismissione dell’agricoltura attraverso l’incentivazione di interventi volti alla ricomposizione delle aziende e all’uso produttivo del territorio agricolo, di favorire gli interventi volti all’utilizzo dei manufatti rurali finalizzati ad incrementare l’offerta di servizi al territorio mediante l’introduzione di attività compatibili con l’agricoltura, di recuperare e valorizzare il paesaggio, il territorio agricolo, le caratteristiche rurali degli insediamenti e dei manufatti edilizi in cui vengono svolte le attività, nel pieno spirito della mission di Aprilia in Latium”.