Il Ministero all’ambiente blocca il progetto per realizzare la discarica della Paguro, in attesa della valutazione d’incidenza. A valutare le difformità tra il piano presentato dalla Paguro e i vincoli esistenti nel terreno di La Gogna ci penserà poi la Regione Lazio. Questo il contenuto di una lettera indirizzata al consigliere di Primavera Apriliana Carmen Porcelli che il 23 ottobre scorso aveva scritto al Mattm(Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, divisione seconda Biodiversità) manifestando dubbi su alcune irregolarità riscontrate nella cartografia. Dubbi fugati in parte dalla lettera trasmessa dal Ministero il 9 gennaio scorso e che a breve l’esponente di Primavera Apriiana trasmetterà al presidente del consiglio comunale Bruno Di Marcantonio. Il progetto di discarica presentato dalla Paguro, in località La Gogna, prevede che nel sito possa essere smaltito rifiuto residuale da raccolta differenziata e trattamento meccanico-biologico, ma anche rifiuto indifferenziato dirottato dalle autorità nel caso di emergenze ambientali. “L’ area interessata dal progetto – spiega il consigliere Porcelli – ricadrebbe, secondo il piano paesistico regionale, in Zona a conservazione speciale – Siti Interesse Regionale, ovvero siti di importanza comunitaria, come si evince dalla cartografia PTPR della Regione Lazio. Nel progetto presentato dalla Paguro, però, sarebbe stato evidenziato nella legenda un simbolo non corrispondente alla realtà (filari di alberature) al posto di Siti di interesse regionale, che attesta appunto che il terreno ricade in area SIR, area riconosciuta dalla Direttiva Habitat (92/43/CE), cosa che presuppone la presentazione di un documento particolare, la Valutazione di Incidenza, Vinca, che non è stato presentato dalla società proponente”. Rispetto ai quesiti, il Mattm ha scritto che: “L’articolazione delle tesi rappresentate dalla Consigliera comunale , richiede approfondimenti a livello regionale, sia riguardo ad eventuali difformità di rappresentazione cartografica del progetto, e sia in relazione alle descrizioni inerenti diverse categorie di classificazione, quali i siti di bonifica Sin, i Sir, i Beni del Patrimonio Naturale etc. In considerazione della procedura di Via attualmente in corso e della analisi delle osservazioni al progetto presentate in fase di consultazione, si rimanda alle determinazioni che codesti uffici regionali riterranno di raggiungere sulla base degli elementi di loro pertinenza, e dell’eventuale informativa da produrre all’interessata e, per conoscenza, a questa divisione”. “Intanto – conclude il consigliere Porcelli – ci riteniamo soddisfatti per questo stop momentaneo alla procedura di Via, in attesa che la società proponente presenti della corretta documentazione, sia nella cartografia che nella produzione della Vinca”. A novembre durante la conferenza dei servizi, la proposta era stata sospesa in attesa che la Regione predisponesse il nuovo Piano dei Rifiuti.