Prima di lasciare definitivamente l’Italia, l’attentatore di Marsiglia ha vissuto per anni in una abitaione di via Guido Rossa, nelle scorse ore perquisita anche dai carabinieri del Ros di Roma, che tuttavia non hanno rinvenuto ulla di rilevante. Sono questi gli ultimi retroscena emersi su Ahmed Hanachi, il 30enne che domenica scorsa, impugnando un coltello da cucina, ha colpito a morte due cugine poco più che ventenni presso la stazione Saint Charles di Marsiglia. Il ragazzo di nazionalità Tunisina, sposato con un’italiana, dal 2010 al 2014 ha vissuto all’interno dell’abitazione di via Guido Rossa di proprietà dei suoceri, poi dopo il divorzio aveva lasciato definitivamente l’Italia e da maggio di quest’anno il suo nome è stato cancellato dall’anagrafe del Comune di Aprilia. Nel passato dell’attentatore non risultano esservi contati particolari con gruppi riconducibili all’islam radicale, ma solo episodi di piccola criminalità dietro la parvenza di una vita normale. Lo straniero a quanto pare, in Italia ha svolto lavori saltuari come manovale e come bracciante agricolo.
Questa mattina l’abitazione dei suoceri è stata presa d’assedio dai giornalisti delle testate e delle emittenti televisive nazionali, tra lo stupore e l’irritazione dei residenti della palazzine. Una presenza inquietante, quella del terrorista di Marsiglia nella stessa città che mesi fa ospitò anche Anis Amri, l’attentatore di Berlino, ospite per un periodo a Campoverde in casa di un connazionale. Troppo poco, secondo gli investigatori, per parlare di una presenza radicata sul territorio. Se la città del nord pontino è stato territorio di passaggio per due persone che hanno compiuto attentati nel cuore dell’Europa, dunque, non può essere per ora definita una base stabile per le cellule estremiste legate all’Isis. Una città, quella di Aprilia, dove la presenza di stranieri è cresciuta costantemente negli anni e dove persone provenienti da tutta Europa ma anche da altri continenti, continuano a convivere. Si tratta del 12% del popolazione residente, con 9 mila 235 persone provenienti dall’estero, ma la comunità africana rappresenta appena l’8,5% della popolazione straniera totale. Tra questi, 162 persone provengono dalla Tunisia e molti di loro vivono in città ormai da anni, 113 dall’Egitto e 100 dal Marocco. Una comunità unita e radicata, spesso attiva nell’ambito di associazioni operanti nel settore, cui si aggiunge una percentuale variabile di connazionali che raggiungono Aprilia per brevi periodo per svolgere lavori stagionali, per lo più manovalanza del settore agricolo.