Mentre inizia a delinearsi lo scenario politico in vista delle prossime elezioni, la città si interroga sulla presenza del simbolo del M5S sulla scheda elettorale per le consultazioni amministrative. Una presenza tutt’altro che scontata, viste le divisioni interne ai due gruppi costituiti da tre diversi meetup, speculare alla situazione che nel 2013 aveva fatto sfumare la possibilità per il M5S di misurarsi a livello locale con il proprio elettorato. Dopo che le prove di intesa sembrano non aver sortito gli effetti sperati, sono due i gruppi in attesa di risposta dallo staf: i meetup Grillini Apriliani e Cittadini Pentastellati hanno scelto il nome di Andrea Ragusa come probabile candidato sindaco della coalizione; Aprilia 5 Stelle, che ha preferito restare vaga sul nome del candidato sindaco, avrebbe scelto una donna, una figura storica del meetup. La certificazione, per uno dei due gruppi o scelta d’ufficio, con ogni probabilità ci sarà. Le elezioni politiche e regionali infatti hanno decretato una schiacciate vittoria del M5S. La città, tradizionalemente di centrodestra, ha consegnato ai grilini un patrimonio del 43% alle politiche e del 39% alle regionali. Non presentare il simbolo anche questa volta sarebbe un’occasione persa.
Il sindaco Antonio Terra contro le forze centrifughe La presenza del M5S, insieme al quadro frammentato che sta emergendo, sembra far tramontare l’ipotesi di una vittoria al primo turno, rendendo incerto il nome delle coalizioni che si fronteggeranno al ballottaggio. La vittoria al primo turno con percetuali bulgare, per il sindaco Antonio Terra e la sua coalizione sembra un lontano ricordo. Il sindaco uscente, nonostante le difficoltà e una richiesta di rinvio a giudizio pendente, è riuscito a confermarsi capo delle civiche che compongono la maggioranza. Il progetto civico facente capo a D’Alessio pare aver cambiato forma, mettendo a repentaglio l’equilibrio precario delle varie anime della coalizione, in particolare la presenza del Terzo Polo, che per ora resta al suo posto. Salvo sorprese il sindaco Terra si presenterà alle elezioni con sei liste più una composta da giovani.
Il centrodestra Sembrava scontata una divisione di campo netta tra il centrodestra dei partiti – Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega – e il centrodestra civico, composto da sette liste trainate da nomi storici di ex amministratori e raccolti attorno al nome dell’ex dirigente del PD Mauro Giordano. Invece come sempre, il centrodestra prova ad appianare le divergenze. Riuscire ad esprimere un nome unitario sembra una partita difficile ma non impossibile.
Il centrosinistra di Giusfredi Energico e autoritario, sin dalle prime battute l’ex preside della scuola Pascoli ha lanciato un messaggio forte e chiaro al PD, Aprilia Possibile e a tutti gli altri possibile alleati – anche quelli attualmente interni alla maggioranza che stanno riflettendo su un possibile cambio di rotta: tutti verranno ascoltati, ma a decidere alla fine sarà lui, il candidato sindaco Giorgio Giusfredi. Annunciando il sostegno di almeno tre liste civiche, Giusfredi ha parlato in maniera chiara e precisa, rinunciando al gergo politichese, ha dichiarato che il PD locale sta ragionando se presentarsi con o senza simbolo. Una scelta che potrebbe influire sulla decisione di altri partiti come Possibile e cambiare, anche se non nella sostanza, la composizione del suo gruppo. Un messaggio chiaro anche per gli avversari politici e in particolare per il sindaco Terra: il progetto di D’Alessio si è concluso e la coalizione non è stata in grado negli anni di assicurare ai cittadini i servizi e il benessere di cui hanno bisogno.
Più consensi per Carmen Porcelli La battagliera consigliera, dopo 5 anni intensi e laboriosi all’opposizione, si ripresenta alle elezioni come candidato sindaco di Primavera Apriliana. L’impegno e le battaglie per la trasparenza, hanno creato consensi attorno alla sua figura e grazie alla sua credibilità nel ruolo di candidato sindaco inizia a raccogliere consensi. A scherarsi dalla sua parte, il neonato comitato di La Gogna Maggio Apriliano, ma anche gli ex fondatori della lista Unione nei valori, gli ex consiglieri Giuseppe Colaiacovo e Tullio Mariotti.
La città nuova di Antonio Guido Il direttore dell’Enea Hotel Antonio Guido e la sua civica Ripartire Aprilia, il 16 dicembre scorso ha ufficializzato la propria candidatura, presentando alcuni punti del suo programma: trasparenza negli appalti pubblici, bandi pubblici per l’Estate Apriliana e una gestione più razionale del Comitato Grandi Eventi, ma soprattutto nuove idee per aiutare le aziende private a contrastare la crisi anche attraverso misure welfare a favore dei dipendenti. Insomma un progetto ambizioso, che presuppone anche una rivoluzione culturale. Dopo di lui, anche Rosario Grasso aveva fatto un passo avanti, dichiarandosi pronto ad una corsa solitaria. A restare in silenzio il partito di estrema sinistra Potere al Popolo: la lista di sinistra non si è detta disponibile ad appoggiare nessuno dei candidati sindaco presenti in campo e con ogni probabilità si prepara ad una corsa solitaria.