Maltrattamenti in famiglia giornalieri, anche davanti ai bambini. Con questa accusa (insieme a quella di lesioni personali), è stato rinviato a giudizio un 46enne di Aprilia, Giuseppe B.
L’uomo, secondo la ricostruzione degli investigatori avrebbe più volte picchiato la moglie, facendola vivere in un clima di terrore. Diversi gli episodi contestati, nel novembre del 2016 le avrebbe lanciato contro un bicchiere di vetro, nel dicembre successivo l’avrebbe spintonata urlandole contro dopo averle messo un coltello al collo: “Adesso vi ammazzo tutti, vi porto in cielo con me”. Ancora a marzo e aprile 2017 continuava a colpirla più volte con calci, pugni e schiaffi. Un vero incubo per la donna, che alla fine aveva deciso di lasciarlo.
Il 46enne però continuava a perseguitarla, si sarebbe presentato più volte presso la sua abitazione, avrebbe verificato il chilometraggio dell’auto e i movimenti del suo conto bancario, insultandola e minacciando di farle causa.
Oggi si è tenuta l’udienza preliminare davanti al giudice Mario La Rosa che ha disposto il rinvio a giudizio per l’uomo, difeso dall’avvocato Maria Clementina Luccone. Il processo inizierà il 20 aprile 2020 davanti al giudice monocratico del tribunale di Latina Barnabei. L’ex moglie si è costituita parte civile.