Il Ministero all’economia e finanze bacchetta i Comuni colpevoli di aver applicato per più di una sola volta la quota variabile della Tari in relazione alle pertinenze: secondo il Mef si tratterebbe di un atto illegitto, che avrebbe portato gli enti locali a chiedere ai cittadini un contributo maggiorato, dunque illegittimo. Un errore commesso anche dall’amministrazione Terra e a ricordargli del pasticcio che avrebbe potuto essere evitato ci ha pensato il Partito Democratico. “Arrivano i chiarimenti del Ministero dell’economia e delle finanze sull’applicazione della Ta.ri su garage, box e posti auto – si legge nella nota diramata dal gruppo consiliare e dal segretario Alessandro Mammucari- che conferma quanto già sostenuto dal Partito Democratico di Aprilia nel corso dell’approvazione del Regolamento per l’anno 2016. In quella sede avevamo sollevato il problema della non corretta applicazione del tributo che comportava una duplicazione della parte variabile su una pertinenza dell’utenza domestica con aumento del carico fiscale a carico delle nostre famiglie. Così è il Ministero ad intervenire fornendo con chiarimenti su quella pratica di adottata negli utlimi anni da parte di molti comuni che ha dato vita a quella che ormai viene chiamata Super Tari per sottolineare l’aumento illegittimo della Tari sulle nostre famiglie”.
“La nostra amministrazione comunale – spiegano Giovannini, Tomassetti e Mammucari- non è stata immune da questo comportamento e con il regolamento Tari del 2016 in vigore anche per gli anni successivi con la previsione contenuta nell’articolo 46, punto 4 applica illegittimamente la Tari nei confronti di garage, box e posti auto (più noti come autorimesse) considerandole come utenze non domestiche e quindi assoggettandole ad una doppia tassazione con riferimento alla quota variabile del tributo.
Chiare le parole del ministero che nel chiarimento fornito a seguito di un interrogazione parlamentare che con riferimento alla tassazione di garage, box e posti considera illegittima l’equiparazione di tali superficie alle utenze non domestiche con conseguente obbligo per i comuni di provvedere alla modifica dei loro regolamenti comunali e alla restituzione delle somme indebitamente percepite. Quanto accaduto con riferiemento alla Tari è l’ultimo episodio di una gestione non brillante della tassazione ambientale da parte dell’Amministrazione Terra”.
L’amministrazione dovrà ora restituire le somme trattenute indebitamente? E a quanto ammontano? Un aspetto sul quale, almeno per il momento, il PD non si sofferma, evidenziando però tutti i problemi riscontrati negli ultimi anni nella gestione delle casse comunali. “Ancor oggi siamo in attesa dell’attuazione della tariffa puntale più volte richiesta dal nostro partito che tra gli emendamenti presentati nel corso del bilancio di previsione 2017 vi era quello che impegnava l’amministrazione comunale ad avviare un sistema di misurazione puntale della tassa dei rifiuti al fine di incentivare i comportamenti più virtuosi da parte dei contribuenti apriliani impegnati nella raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Un sistema che oltre a premiare le famglia ha indubbi vantaggi anche per le attività produttive oggi chiamate ad affrontare alti livelli di tassazione sempre meno legati all’effettiva fruizione del servizio.
Ancora oggi, aspettiamo da parte dell’Assessore all’Ambiente gli atti necessari per far partire quel compostaggio di quartiere da noi proposto nel lontano 2015 e che potrebbe avere importanti ricadute in termini di recupero della frazione organica dei rifiuti urbani. Atti che sembrano caduti nel dimenticatoio forse troppo impegnati nell’assunzione di personale alla Progetto Ambiente”.