Il caso Turbogas finisce anche in senato. Il Pd locale nelle scorse ore ha annunciato l’imminente presentazione da parte del senatore Claudio Moscardelli di un’interrogazione per far luce su quanto avvenuto all’interno della centrale Turbogas di Campo di Carne ma anche per riflettere sull’esigenza di maggiori controlli presso gli impianti. Un atto che si aggiunge all’interrogazione presentata dal consigliere regionale Santori e alle richieste di chiarimenti già presentate da Righini. Intanto a livello locale l’incendio alla Turbogas continua a generare non poche polemiche. I consiglieri del Partito Democratico hanno lamentato l’assenza di informazioni da parte del primo cittadino dopo il vertice in prefettura di giovedì scorso, mentre il meetup dei Cittadini Pentastellati, accostando il rogo a quello esploso in estate nel terreno sequestrato per la presenza di un deposito di fusti tossici, puntano il dito contro l’amministrazione, colpevole di aver condotto politiche ambientali mostrando scarsa attenzione alla popolazione residente in prossimità di siti a rischio. Intanto, il vertice convocato dalla Prefettura, a cui hanno preso parte anche il sindaco di Aprilia Antonio Terra, il comandante della Polizia Locale Massimo Marini, il presidente della provincia Eleonora Della Penna e i vertici di Sorgenia è servito per delineare le azioni future. Per il prefetto Pier Luigi Faloni infatti, pur non essendo la Turbogas ascritta tra le aziende a rischio incidente rilevante, l’incidente ha delineato con chiarezza l’esigenza in questi casi di una comunicazione diretta tra privato ed ente, al fine di informare la popolazione evitando l’allarmismo generato appunto dall’assenza di notizie. Intanto, più che l’incendio di mercoledì scorso desta preoccupazione il maxi sversamento collaterale di olio dielettrico contenuto nel trasformatore. A generare l’incendio sarebbe stato un guasto ad un quadro elettrico come rivelato dalla relazione dei Vigili del Fuoco. Dalla Relazione che la società ha inviato alla Provincia, all’Ispra, all’Arpa Lazio e alla Asl, emerge che “verso le 12.30 di mercoledì 10 febbraio si è verificato un incendio che ha interessato il trasformatore di tensione connesso all’alternatore della turbina a vapore comportando la fuoriuscita di parte dell’olio dielettrico in esso contenuto. Da una prima analisi dell’evento sembra che il malfunzionamento di un componente elettrico dell’alternatore della turbina abbia determinato un anomalo innalzamento della tensione di alimentazione del trasformatore, provocando il conseguente surriscaldamento ed innesco dell’olio di isolamento contenuto in una sezione del trasformatore stesso. Tutti i sistemi di protezione elettrica ed antincendio appositamente predisposti sono correttamente intervenuti, limitando gli effetti dell’evento. Si stima che siano fuoriusciti circa 1500-2000 litri di olio dielettrico”. Sorgenia però, sempre stando al contenuto del documento ha provveduto a “posare teli impermeabili sull’areale visivamente impattato dall’olio dielettrico; aspirare, mediante autospurgo specializzato, le acque oleose presenti nella vasca di raccolta acqua antincendio presente sotto al trasformatore; rimuovere l’olio dielettrico ancora presente all’interno della sezione del trasformatore interessato dall’incidente, tramite autospurgo”. Sono ancora in corso le attività di “rimozione dello strato superficiale di terreno visivamente interessato dalla fuoriuscita dell’olio dielettrico (fine prevista: 13 febbraio 2016)”. In fase di escavazione, infine, “il terreno rimosso verrà posto in un cassone scarrabile a tenuta, dotato di copertura e posto su superficie impermeabilizzata”. La società afferma che il maxi sversamento di 2mila litri d’olio, subito tamponato, non avrebbe raggiunto le falde ma i controlli successivi effettuati dall’Arpa serviranno a fare chiarezza in questo senso. In somma, se l’incendio in sé non avrebbe messo in pericolo la popolazione e i residenti, ora restano da indagare possibili danni ambientali prodotti dallo sversamento.