Un quartiere Agroverde tutto nuovo. Nei prossimi mesi l’aspetto del quartiere, una delle vie d’accesso della città, potrebbe subire profonde trasformazioni. A breve i sei palazzi abbandonati del complesso della ex Canebi verranno abbattuti per fare posto a nuove unità immobiliari, un piano che oltre alla realizzazione di appartamenti terrà conto anche dell’aspetto estetico della zona centrale di Aprilia. Dopo l’ok della Regione Lazio all’intervento di demolizione e ricostruzione della struttura di cemento armato tra via Tiberio e via Aldo Moro, uno scheletro che versa in stato di abbandono da oltre 20 anni, il 10 dicembre passerà al vaglio della conferenza dei servizi della Regione Lazio anche il piano per la demolizione e ricostruzione delle 5 torri della ex Canebi. Salvo sorprese, l’ente regionale approverà l’intervento, che in base alle disposizioni contenute nel Piano Casa licenziato dalla Giunta Polverini, prevede un aumento di cubatura del 35%. Il piano prevede la realizzazione di 4 nuove palazzine al posto delle 5 torri mai completate e in stato di abbandono da oltre trent’anni. Uno scempio tutto apriliano, finito addirittura all’attenzione del tg satirico di Canale 5 Striscia La Notizia. Le palazzine, realizzate 30 anni fa dalla Canebi e mai ultimate proprio a causa del fallimento, nel 2013 furono acquistate all’asta giudiziaria dalla nuova società, che presentò in Regione un piano di demolizione e ricostruzione con un incremento di cubatura del 60%. Troppo per l’ente regionale, che decise di respingere il primo progetto. La ditta decise così di apportare modifiche sostanziali, riducendo notevolmente le volumetrie. Una soluzione che, come quella già approvata per lo scheletro di via Tiberio, che verrà abbattuto per ospitare un palazzo ultramoderno, potrebbe ricevere a breve il placet, rendendo possibile una trasformazione sostanziale del quartiere, una delle vie d’accesso del comune pontino. E se il mercato immobiliare della zona semiperiferica al momento è fermo, difficilmente i nuovi appartamenti previsti nella zona centrale resteranno invenduti. “Il progetto- ha spiegato il sindaco Antonio Terra- oltre a tenere conto dell’estetica, contempla un’offerta completa anche per quanto riguarda il verde e i servizi pubblici. Anche l’esecutivo farà la sua parte. A breve verranno aperte le buste per la riqualificazione dei marciapiedi del quartiere Agroverde. In cantiere c’è anche l’intervento di riqualificazione del ponte che porta verso la zona Montarelli, infine non bisogna dimenticare il progetto per la nuova scuola Gramsci, attraverso il quale finalmente i cittadini potranno usufruire di un istituto scolastico degno di questo nome e che comporterà all’ente il risparmio di circa 300 mila euro l’anno spese per l’affitto dei vecchi locali”.