«Domani saremo anche noi in Regione nella conferenza dei servizi a dire il nostro convinto e onesto “no” al progetto di discarica presentato dalla società Ecosicura a Colli del Sole e contro il quale, sia in forma singola che associativa, la sottoscritta e i candidati e sostenitori della mia coalizione hanno presentato ad Aprilia le osservazioni al deposito di rifiuti. Mi auguro domani di vedere tanti cittadini insieme a noi e a quanti sono realmente contrari all’impianto di trattamento di rifiuti: sarebbe un segno di elevata coscienza e resistenza civile all’ennesima aggressione al territorio apriliano». Il candidato sindaco Carmen Porcelli, a nome della coalizione composta da Primavera Apriliana, CambiaMenti, La Città degli Alberi e Unione nei valori, ribadisce il suo impegno e quello delle sue liste contro il nuovo ecomostro «senza dimenticare che sul nostri territorio incombe un altro pericolo, quello rappresentato dall’altro impianto contro il quale ci siamo egualmente battuti, quello presentato dalla società Paguro a La Gogna. Questo per dire che non facciamo differenze di cordate, ma con coerenza e onestà guardiamo alla salvaguardia del nostro territorio già fortemente inquinato e depredato». «Il 5 maggio la Regione Lazio ha convocato la conferenza dei servizi, preliminare alla decisione finale, che si terrà in via del Tintoretto, il 29 maggio, con tutti i soggetti competenti, gli enti interessati, i comuni coinvolti, gli uffici regionali, il proponente e una trentina tra persone ed associazioni apriliane, che hanno inviato osservazioni al progetto della discarica di Ecosicura, sottoposto a VIA. Da Casalazzara, partirà un pullman, organizzato dai comitati locali, con quanti intendono essere portatori di interessi personalmente e poter rappresentare le conseguenze che un siffatto progetto produrrà sul territorio, le ricadute sull’economia locale, i costi ambientali non considerati nel poco credibile Studio di Impatto Ambientale. Chi ha avuto modo di leggere le osservazioni pervenute in Regione, avrà certamente percepito l’entità del pericolo che incombe sulla nostra comunità e si sarà chiesto come sia possibile lecitamente permettere ad un privato, che decide di sua iniziativa in merito alle dimensioni, al bacino di asservimento, alle strategie nazionali, la proposizione di un tale progetto, by-passando tutti i livelli di governo e tutti gli enti preposti. Siamo davvero curiosi di conoscere la posizione che assumerà la Regione di fronte ad un arrogante e insostenibile progetto, che non rientra in alcun modo né all’interno di un qualsivoglia piano, per la qual cosa non avrebbe dovuto nemmeno essere preso in considerazione, né nelle strategie europee di sostenibilità ambientale. Tanto più che il proponente è stato anche indagato per malaffare e reati commessi nel business dei rifiuti».