Un presunto danno erariale e un procedimento tutto sbagliato. Una vicenda, quella relativa all’ampliamento di via Gorgona, che pare legata a doppio filo con i finanziamenti percepiti dal sindaco di Aprilia Antonio Terra dal patron di Rida Ambiente Fabio Altissimi. Un caso sollevato dai consiglieri Roberto Boi e Carmen Porcelli, approdato anche in consiglio comunale. Mentre il resto dell’opposizione non ha spalleggiato le istanze dei due consiglieri, le minoranze extra consiliari hanno evedenziato la gravità dei fatti. Dopo i Grillini Apriliani, Apl e Noi con Salvini chiedono che il caso sia portato all’attenzione del parlamento. “Sulla vicenda dei lavori a Via Gorgona- scrivono Sabrina Esposito Montefusco ed Emanuele Campilongo- sul presunto danno erariale scaturito e sulle diverse possibili fattispecie di reato presenti, si è toccato il punto più basso. Tale vicenda ha definitivamente dimostrato, ove ve ne fosse stato bisogno, l’assoluto stato di sudditanza nei confronti dei “desiderata” di particolari settori imprenditoriali, del Sindaco Terra. Cosa ancora più spiacevole è che tale vicenda si ricollega con quella dei finanziamenti ricevuti dal Sindaco in campagna elettorale proprio dalla ditta che ha beneficiato di tali lavori. E’ incredibile come si cerchi di far finta di nulla e di far passare tale vicenda nel dimenticatoio oppure derubricarla tra gli “incidenti burocratici”. Proviamo solo ad immaginare se il Sindaco fosse ancora seduto tra i banchi dell’opposizione come un tempo, cosa sarebbe stato capace di dire e di scrivere, coinvolgendo e chiedendo l’aiuto pure dei marziani se necessario, e facendo filippiche ogni tre per due in nome delle “mani libere dai poteri forti” e di ragioni di “inopportunità politica”. Su tale questione invece di chiarire si cerca di cloroformizzare, e allora abbiamo ritenuto opportuno investire della situazione le Istituzioni al massimo livello facendo presentare una interrogazione parlamentare, al Senatore Gianmarco Centinaio (Lega Nord-NcS) nella speranza che la gravità della situazione porti a delle conseguenze, e chi ha sbagliato paghi. Il quadro che da tale vicenda esce fuori è quello di una città come Aprilia gestita da un Sindaco accusato di aver celato al Consiglio Comunale e alla sua stessa Giunta delle sentenze che avrebbero richiesto l’annullamento di atti amministrativi importanti, e che soprattutto sia nella migliore delle ipotesi, orientato più verso le necessità di certa imprenditoria che sulle esigenze di salute e di servizi dei cittadini. Egli è succube di chi lo ha finanziato in campagna elettorale, e con questo atteggiamento tradisce tutti quei cittadini che lo avevano sostenuto poiché diceva di essere lontano dalle pastoie dei partiti e di avere le mani libere. Come possono i cittadini sentirsi tutelati alla luce di questi fatti? Per queste ragioni, e non solo per esse, chiediamo con forza che si apra una nuova fase politica per Aprilia e che questa Amministrazione vada a casa per manifesta incapacità di fare gli interessi dei cittadini”.