Manifestazione fascista durante la Festa della Liberazione, l’ANPI organizza la contromanifestazione presso il cippo della memoria di Campoverde. Come accade da qualche anno, la sezione apriliana dell’Associazione Nazionale dei Partigiani Italiani, si mobilita contro l’altro 25 aprile, quello dei gruppi di estrema destra che portano omaggio al cippo commemorativo del battaglione Barbarigo, prima di recarsi in visita al Campo della Memoria di Nettuno. Una cerimonia illeggittima, che pertanto l’associazione chiede di annullare annunciando in caso contrario una manifestazione di protesta alla quale aderisce anche il Partito Democratico di Aprilia insieme al suo gruppo consiliare. “Da anni, a Campoverde- scrive l’Anpi- frazione di Aprilia, città distrutta durante la seconda guerra mondiale a causa della barbara occupazione fascista e nazista, si celebra, ogni 25 aprile Festa della Liberazione dal nazifascismo, una vergognosa celebrazione di stampo neofascista. In prossimità di un ceppo commemorativo del battaglione Barbarigo si riuniscono alcune decine di nostalgici fascisti che tra marce militari, saluti fascisti e piccoli comizi, ricordano i repubblichini del battaglione Barbarigo. Soldati che, in camicia nera, anche nelle campagne di Aprilia combatterono, al fianco delle forze naziste, contro le truppe anglo americane sbarcate nel ‘44 ad Anzio. Si ritiene vergognoso e offensivo che questa commemorazione si tenga proprio durante la celebrazione del 25 aprile. Non si può parlare di visione o di progetto per l’Italia del domani senza sapere quale valore dare alla storia del nostro paese. Per questa ragione il 25 aprile rappresenta una festa. La Festa della Liberazione dalla dittatura e dalla oppressione nazifascista. Questa giornata di festa non può essere sporcata da simili celebrazioni, quale quella che si tiene a Campoverde. La XII Disposizione transitoria e definitiva della Costituzione della Repubblica Italiana fa esplicito divieto di apologia del fascismo. Con essa esistono la Legge Scelba n° 645 del 1952 e la Legge Mancino n° 205 del 1993 che estendono il reato di apologia del fascismo e ne puniscono severamente qualsiasi richiamo” . L’Anpi infatti reputa reputano illegittimo, antidemocratico e incostituzionale il ritorno ad Aprilia di “fantasmi in camicia nera” e chiede alle istituzioni di condannare e isolare ogni manifestazione che commemori o esalti il fascismo, perché il fascismo ha rappresentato per l’Italia una catastrofe morale, culturale ed economica dalla quale gli Italiani si rigenerarono solo con la gloriosa Resistenza e la grande Costituzione democratica repubblicana”. Durante la manifestazione di protesta presso il presidio di Campoverde, a partire dalle 8.30, verranno letti gli articoli fondamentali della Costituzione e brani dalle “Lettere dei condannati a morte della Resistenza”.