Renzo Caissutti fuori dalla maggioranza. Il consigliere della lista L’altra faccia della politica, che in un’intervista rilasciata al quotidiano Latina Editoriale Oggi ha dichiarato di non voler più far parte della maggioranza civica giudata da Antonio Terra, ha dipinto uno scenario dalle tinte fosche, che sembrerebbe decretare la fine del patto stipulato nel 2009 dalla coalizione. Una maggioranza che in questi mesi è stata messa a dura prova. Prima il caso dei contributi elettorali ricevuti dal patron di Rida, proponente di un progetto per realizzare una discarica controllata a La Gogna, poi il pasticcio di via Gorgona, le irregolarità rilevate dal Mef nella gestione della Multiservizi, tali da produrre la messa in liquidazione della municipalizzata e infine l’indagine per i rimborsi legali che ha colpito il sindaco Antonio Terra. Il consigliere Caissutti, che da qualche tempo ormai non è più invitato alle riunioni di maggioranza, ha fatto riferimento alla possibile frattura in seno alla coalizione, dove la lista del Terzo Polo starebbe tramando contro il primo cittadino. “Il fatto di non stare più da tempo al tavolo della maggioranza – replicano i vertici del Terzo Polo- fa sì che le notizie raccolte alla rinfusa, come nel caso del consigliere Caissutti, fanno disegnare e presagire nella sua mente, scenari machiavellici con finali a tinte fosche; peccato che nel suo curriculum politico non ci siano altro che fine di rapporti personali, con fratture per litigiosità della stessa lista dove ha iniziato il cammino: forse è per questo, in quanto esperto, che vede scenari catastrofici in casa di tutte le liste della coalizione Terra. Nelle liste di maggioranza, forse a sua insaputa, si è abituati a discutere anche in maniera forte e trasversale, al fine di difendere e chiarire ogni posizione, con l’obiettivo di salvaguardare il progetto civico a cui tutti tengono. Altro che colpe. Per quanto riguarda l’urbanistica e le illazioni che su questo punto si reggano le sorti di una maggioranza, ci sembra molto riduttivo da parte del consigliere o al contrario, esagerato, il ruolo con cui si dipinge l’assessore competente, in quanto in questa consigliatura, si è rilasciato in termini autorizzativi solo quanto previsto dal programma elettorale, puntando ad effettivi benefici per la collettività, privilegiando le proposte di riqualificazione di manufatti abbandonati e ricovero di disperati. Tra l’altro sempre agendo con le norme procedurali che le leggi permettono, rispondendo alle legittime istanze dei cittadini e degli operatori del mercato edilizio e imprenditoriale, a cui comunque vanno date risposte, positive o negative, valutando i benefici che ne potrebbero derivare in opere compensative pubbliche a favore della città, senza paura e assumendosi la responsabilità delle scelte. Forse in questo senso, il consigliere non ha trovato le motivazioni per trovare il coraggio di decidere su questioni sì delicate, ma importanti anche per lo sviluppo e l’assetto della città. Oppure la causa scatenante di tutto questo è avvenuta perché sull’area Campo di Carne non avevamo le stesse idee su alcune aree di suo interesse, in completo contrasto con quanto inserito nel programma elettorale della maggioranza Terra: no a proposte urbanistiche miranti a consumo di nuovo territorio, no a varianti per modificare lotti di terreno da agricolo ad edificabile. Per quanto riguarda l’Asam, le scelte sono sempre state collettive, pur con momenti di contrasto, soprattutto negli ultimi mesi. L’attuale dirigenza si è sempre rapportata con il sindaco, prima con D’Alessio ed ora con Terra, evitando di farsi coinvolgere in rapporti con i singoli consiglieri comunali, soprattutto se in rapporti di parentela con dipendenti dell’azienda, come è il caso proprio del consigliere Caissutti.”.