Svolta nelle indagini dei carabinieri sul delitto avvenuto il 10 giugno scorso ad Aprilia che ha portato alla morte dell’88enne Rosa Grossi. La donna era stata trovata agonizzante nel letto, all’interno della sua abitazione di Campoverde, ed era poi deceduta in ospedale.
Dall’attività investigativa svolta dai militari della locale stazione, congiuntamente a quelli del Nucleo investigativo del Reparto operativo del comando provinciale di Latina, sono emersi gravi indizi di colpevolezza nei confronti di un familiare della donna. La persona sospettata, ora ristretta nel carcere di Latina, sentita dai carabinieri ha reso piena confessione, confermando le dichiarazioni all’autorità giudiziaria competente che ne ha disposto il fermo di indiziato per il reato di omicidio volontario.
E’ massimo riserbo da parte degli inquirenti coordinati dal sostituto procuratore Marco Giancristofaro. Nonostante la piena confessione dell’arrestato, le investigazioni sono tutt’altro che concluse. Si cercano riscontri sulla versione fornita dalla persona indagata che potrebbero arrivare con l’esito degli esami scientifici dei reperti isolati sulla scena del crimine. In quanto al movente della rapina, ipotizzato nell’immediatezza del fatto, sarebbe stato escluso dal familiare reo confesso. Insomma, l’anziana sarebbe stata uccisa per un’altra ragione, almeno stando a quanto dichiarato agli inquirenti dalla persona fermata.