Quattro condanne e due assoluzioni per l’omicidio di Elisabetta Pinna, 89enne ospite della comunità alloggio Sant’Andrea di Aprilia. L’anziana morì nel 2010 nell’ospedale di Gallarate dove arrivò in condizioni estreme dopo un primo ricovero nel nosocomio di Anzio. Nel suo soggiorno ad Aprilia la donna era stata lasciata senza cibo e abbandonata a se stessa. Soltanto dopo insistenza dei familiari, ormai disidratata e con piega da decubito, fu affidata alle cure mediche. Troppo tardi. I giudici della Corte d’Assise del Tribunale di Latina hanno condannato a quattordici anni Alfio Quaceci, 71 anni, socio e dominus di fatto della società Asclepio 84, che gestiva “Villa Sant’Andrea”, Georgeta Palade, dipendente e con un titolo rumeno di infermiera professionale e l’operatrice socio sanitario Noemi Biccari, a 14 anni e un mese Maria Grazia Moio, collaboratrice di Quaceci. L’operatrice tecnico addetto all’assistenza Carmelina Maggiordomo, di Anzio, e Luciana Liberti, addetta alla cura degli anziani, di Nettuno sono state invece assolte.