Assunti come agenti della Polizia Locale ma subito spostati presso l’ufficio tributi e presso l’ufficio protocollo del Comune di Aprilia. Una disparità di trattamento intollerabile per il sindacato di categoria e per l’opposizione, che ha chiesto e ottenuto di discuterne in commissione traspareza. Ad avanzare la richiesta della commissione che si è svolta oggi pomeriggio, presieduta da Roberto Boi, il consigliere di Aprilia Valore Comune Vincenzo La Pegna, che in apertura ha portato all’attenzione dei commissari gli aspetti poco chiari dell’intera vicenda. “Il personale- ha sottolineato La Pegna. era stato assunto in virtù della carenza di organico in seno alla Polizia Locale, poi però due dei quattro agenti neoassunti, prima della fdine del periodo di prova fissato per legge a 6 mesi, sono stati spostati in altri settori, nonostante il parere negativo espresso dal dirigente della municipale Massimo Marini. Ritengo, alla luce di ciò, che potrebbero esserci violazioni della klegge ma anche dei regolamenti interni approvati dall’ente in tema di mobilità interna”. A sollevare eccezioni anche il sindacalista della Cisl Roberto Marrocco, che dopo aver presentato un esposto nelle sedi preposte ha chiesto lumi in commissione ai dirigenti del Comune di Aprilia. “Ciò che emerge, anche dalle date- ha detto l’esponente della Cisl- è che sembrerebbe esserci stata una disparità di trattamento tra chi già lavorava per conto dell’ente di piazza Roma e aveva maturato requisiti e anzianità di servizio e i neoassunti. Nel dettaglio uno dei due dipendenti a ottobre, prima ancora di entrare in servizio, aveva presentato già la richiesta di trasferimento corredata da curriculum vitae completo, cosa che invece non era stata chiesta agli altri dipendenti. La mobilità interna è un fatto certamente positivo, a patto che venga seguita rispettando regolamenti interni e la legge”. A difendere l’operato della maggioranza il consigliere Pasquale De Maio, che ha ribadito la genuinità della scelta e il segretario generale la dottoressa Elena Palumbo. “Non c’è stata nessuna violazione della legge nè del regoamento- ha detto la dottoressa Palumbo- quando la dipendente ha presentato la domanda di trasferimento aveva già ricevuto la notifica e accettato l’incarico, ratificato con la delibera dirigenziale del 28 ottobre. Questa persona aveva già lavorato presso l’ufficio tributi, aveva le competenze necessarie, inoltre ritenevamo fosse più semplice spostare persone assunte da poco rispetto a chi già opera in seno alla Polizia Locale”. Insomma due visioni diametralmente opposte. Al termine della commissione l’esponente di Aprilia Valore Comune ha ribadito la propria perplessità. “Di certo l’amministrazione non ha risolto l’annoso problema legato alle carenze in seno alla polizia locale e agito nonostante il parere negativo del dirigente del settore.