Applausi e gol per il Latina, battuto 3-0 l’Ostiamare

Il Latina impone la legge del Francioni anche all’Ostiamare e può finalmente esultare davanti al suo pubblico raccogliendo meritati applausi e tre punti buoni per la classifica e il morale. I nerazzurri stendono i bianco viola con una doppietta del trascinatore Iadaresta e un sigillo di Rabbeni, ma quello che più convince è la crescita del gruppo, sulla strada giusta nella ricerca di un’identità. E domenica prossima si gioca ancora in casa, con il Tortolì. E con un Olivera in più.

 

PRIMO TEMPO

Il Latina inizia a spron battuto e già al 4’ sfiora il vantaggio su un’incursione a destra di Barone sfruttata da Iadaresta con una deviazione sotto porta sulla quale Quattrotto riesce ad intervenire. Cinque minuti dopo la replica dei bianco viola con un tiro sotto porta di D’Astolfo innocuo per l’estremo di casa. Nell’azione successiva il vantaggio pontino: Rizzo cambia gioco da sinistra, Tribuzzi raccoglie di testa sul secondo palo, Iadaresta aggancia di destro e con l’altro piede si avventa sulla respinta del portiere riuscendo ad insaccare. Gli ospiti replicano con un diagonale fuori misura dell’ex di turno Roberti e al 20’ gettano alle spine la più ghiotta delle opportunità: per un contatto tra Rizzo e Calvesi l’arbitro assegna il rigore ma Proietti sbaglia la mira scheggiando la traversa. Dal rischio di subire il pareggio il Latina è passato alla possibilità di chiudere i conti al 31’, quando uno spiovente di Catinali è stato raccolto in area piccola da Rabbeni, abile a battere il numero uno biancoviola.

 

SECONDO TEMPO

Il Latina gestisce senza particolari affanni la reazione degli ospiti, pericolosi al 6’ con una conclusione in porta di Roberti parata da Bortolameotti. Sei minuti dopo Tribuzzi sbaglia un controllo in area, Colantoni non ne approfitta calciando fuori a colpo sicuro. Nei minuti successivi i nerazzurri hanno amministrato con disinvoltura, senza più correre rischi. I lidensi si riaffacciano dalle parti dell’estremo di casa alla mezzora, con un fendente di Santucci ribattuto in tuffo. L’unico vero sussulto arriva a tempo scaduto, quando Tribuzzi dribbla tutti in area e viene atterrato al momento di girarsi e calciare. Dal dischetto il solito Iadaresta fredda Quattrotto andando ad esultare sotto la sua curva.