Situazione alloggi Porta Nord a Latina oggi in commissione Urbanistica: 24 famiglie assegnatarie in condizioni precarie dall’inizio dell’anno; Castaldo se ne assume la responsabilità politica.
Gli errori possono capitare a tutti, soprattutto in condizioni complesse come quelle dei condomini di edilizia residenziale pubblica del quartiere Pantanaccio. Ma è una rarità assumersene la responsabilità. Oggi l’assessore al ramo Francesco Castaldo, dopo l’illustrazione delle problematiche ancora in atto, da parte del consigliere di opposizione Matteo Coluzzi, ha esordito così: “Innanzitutto è mia la responsabilità di quanto accaduto, in particolare di aver dato disposizioni agli uffici di procedere con i decreti di assegnazione; da parte degli aventi diritto c’era la necessità di ‘visionare’ gli alloggi nei quali a breve si sarebbero dovuti trasferire….”.
Sono parole cariche di umanità, quelle dell’assessore Castaldo perché voleva dare una risposta celere all’esigenza abitativa di famiglie in difficoltà; c’era il problema degli allacci, ma pensava che si sarebbe risolto in pochi giorni. E invece oggi, 3 ottobre 2019, l’argomento è ancora in commissione, sollecitato dalle minoranze. I titolari dei decreti di assegnazione non sono ancora titolari di un contratto d’affitto. Perché?
La presidente Celina Mattei ha convocato la seduta con il punto Porta Nord all’ordine del giorno su richiesta di Coluzzi, Giovanna Miele, Raimondo Tiero, Nicoletta Zuliani, Andrea Marchiella, Massimiliano Carnevale e Matilde Celentano. I temi sono: lo stato attuale degli alloggi e la tempistica per le assegnazioni del secondo blocco di altrettanti appartamenti.
Il primo blocco di 24 appartamenti è stato ultimato e consegnato al Comune nell’estate 2018, a gennaio 2019 la “consegna”. Tra virgolette la consegna, perché ufficialmente gli aventi diritto, titolari dell’assegnazione, non avrebbero dovuto occupare gli alloggi fino alla stipula dei contratti. Ma ai contratti non si è ancora proceduto, per una serie di problemi a monte. A riepilogarli è stato lo stesso assessore Castaldo, sollecitato dagli interrogativi di Coluzzi.
Castaldo ha spiegato che il problema principale sono state le utenze dell’acqua e della centrale termina. “Gli impianti sono stati predisposti centralizzati, mentre spetta agli inquilini provvedere alle utenze in forma singola. Alla fine con Acqualatina abbiamo risolto che l’utenza unica è stata intestata al Comune, proprietario dell’immobile. Lo stesso abbiamo fatto per la centrale elettrica, con un contratto di 25 kilowatt. Soltanto che il contatore salta in situazioni di picco dei consumi. Ne occorrono 30. Ma il cambio di contratto non si può fare in un istante, un ente pubblico deve motivare con relazioni la necessità di un aumento di potenza. Ho appurato che quando il manutentore del serbatoio d’acqua ha disattivato il dispositivo anti legionella il contatore non saltava più. Ad ogni modo, sarà chiesto il potenziamento di 5 kilowatt”.
L’assessore ha glissato sul caso delle dimissioni dell’amministratore condominiale, nominato dal Comune, per affiancare i condomini nel primo anno e condurli all’autogestione. “Forse non è riuscito a gestire alcune situazioni e si è dimesso”.
Per quanto riguarda il secondo blocco di altri 24 alloggi, l’assessore ha detto che la ditta costruttrice li ha consegnati al Comune a gennaio 2019 e “che a breve, questa volta risolvendo prima il problema delle utenze, saranno assegnati”.
Presenti in commissione anche le dirigenti dei servizi comunali Urbanistica e Decoro, rispettivamente le architette Eleonora Daga e Micol Ayuso, che si sono soffermate sugli aspetti relativi alle graduatorie e ai contratti delle utenze.
Tra il pubblico alcuni degli assegnatari “precari” dei 24 alloggi di Porta Nord, testimoni dei black out e dell’inadeguatezza del taglio degli alloggi per nuclei familiari con figli a carico, anche disabili. “Le assegnazioni, come prevede un decreto ministeriale del 1975 – ha spiegato Daga – avviene in base ai metri quadrati non in base al numero delle camere da letto”.
A domande specifiche sulla tempistica delle prossime assegnazioni, Ayuso ha riferito ai commissari che “entro un mese sarà risolta l’utenza elettrica richiesta però per 25 kilowatt…”.
Il consigliere Tiero, nel corso della seduta, ha voluto esprimere apprezzamento per il comportamento dell’assessore che difronte ad errori “commessi in buona fede pensando di dare risposte ai cittadini si è assunto la responsabilità politica”. “E’ una dichiarazione che gli fa onore”, ha affermato il commissario.