“I 120 alloggi di edilizia residenziale pubblica recuperati e messi a disposizione dall’Ater di Latina in 18 comuni della provincia sono una boccata d’ossigeno in un momento così difficile per l’emergenza abitativa, un atto di aiuto significativo che chiama in causa il Comune di Latina perché aggiorni al più presto le graduatorie per l’assegnazione di queste unità immobiliari, dando così risposta al crescente bisogno di alloggi di persone e famiglie che non hanno la possibilità di rivolgersi al mercato dell’acquisto o della locazione degli immobili”.
L’appello al Comune per l’aggiornamento delle graduatorie per l’assegnazione di case popolari arriva da Daniela Fiore, consigliere del gruppo del Partito democratico: «Solo su Latina parliamo di 40 alloggi, recuperati dall’Ater con finanziamenti della Regione Lazio. Si tratta di alloggi di risulta, che verranno messi a disposizione dell’amministrazione comunale dopo una serie di interventi di manutenzione e ripristino dell’agibilità.
Lavori che verranno eseguiti in tempi brevi, come comunicato dall’Ater, e che consentiranno di riqualificare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica della provincia rispondendo a un fabbisogno abitativo pressante e sempre più diffuso, aggravato dalle difficoltà economiche causate dalla pandemia. E’ essenziale che il Comune proceda quanto prima all’aggiornamento delle relative graduatorie, affinché gli alloggi riqualificati siano assegnati non appena conclusi i lavori. E’ un segnale importante da dare alla comunità in questa fase così delicata dal punto di vista sociale”.
“Un ringraziamento doveroso all’assessore alle Politiche abitative della Regione Lazio, Massimiliano Valeriani, per aver messo a disposizione i fondi per il recupero di questi 120 alloggi; al presidente dell’Ater, Marco Fioravante, che ha saputo individuare quest’opportunità di finanziamento e al direttore Paolo Ciampi per la prontezza con cui l’azienda è intervenuta. Adesso – conclude Fiore – tocca al Comune non perdere l’occasione di rispondere con tempi adeguati alla sofferenza abitativa in cui si trovano troppe persone nella nostra città”.