“Caro sindaco Coletta, le scuole non si chiudono come le hanno ricordato in più occasioni i suoi compagni di schieramento politico: il Presidente del Senato Piero Grasso e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris“. Il movimento Alleanza per Latina non perdona: “Venerdì con un ordinanza facilmente reperibile sull’albo pretorio del Comune, il sindaco Coletta ha disposto la chiusura della scuola materna di via Pantanaccio, creando ancora una volta enormi disagi alle famiglie e ai piccoli alunni. Dovevamo abituarci al bello, invece qui a Latina ci stiamo abituando alle scuole chiuse con preoccupante regolarità”.
Alleanza per Latina cita l’ordinanza e spiega che la causa della chiusura della scuola di via Pantanaccio è dovuta ad un’infiltrazione d’acqua “dopo che lo scorso anno erano stati eseguiti lavori proprio per evitare che si verificassero tali inconvenienti”. “Una vera e propria caporetto – commenta il movimento di destra – per un’amministrazione incapace anche solo di controllare l’esito dei lavori appaltati. Come già avvenuto in altre svariate occasioni.Del resto le scuole, come ricorderanno bene tutti i cittadini di Latina, sono un tasto dolente per un’amministrazione che appena insediata si è guardata bene dall’inserire nella variazione di bilancio i fondi necessari alla manutenzione degli edifici, salvo poi ritrovarsi a gennaio gran parte delle scuole della città chiuse per la rottura degli impianti di riscaldamento”.
“Anche quest’anno gli episodi di chiusura delle scuole di competenza comunale si sono susseguiti con preoccupante regolarità – si legge in un comunicato stampa di Alleanza per Latina -, segno dell’evidente incapacità di programmazione di una giunta e di un’amministrazione che continuano a deludere i nostri concittadini con un sindaco che continua a giustificarsi gettando le colpe sulle passate amministrazioni. Un mantra oramai vecchio che i cittadini si sono stufati di ascoltare: specie in considerazione del fatto che le uniche iniziative degne di nota di questa amministrazione, per intercettare finanziamenti che muovano l’economia della città, utilizzano i progetti e le idee lasciate in eredità dall’amministrazione Zaccheo”.