“Ancora una volta questa amministrazione targata Lbc non brilla per la gestione del settore urbanistico, dove qualcuno addirittura si spinge a chiedere il commissariamento regionale della materia. Ci auguriamo invece che il nuovo assessore possa far luce su aspetti controversi e anomali che ancora una volta non ci stanchiamo di sottolineare”.
Così il movimento civico, Alleanza per Latina, torna a criticare l’operato “di un’amministrazione che sta lasciando allo sbando la città senza riuscire a fornire ai cittadini le giuste risposte alle loro legittime istanze”. Sull’argomento oggi sono intervenuti anche l’Ordine degli ingegneri di Latina e il Associazione di intesa sindacale degli architetti e ingegneri liberi professionisti Italia (Inarsind).
“Vogliamo evidenziare ad esempio – scrive in una nota Alleanza per Latina -, nelle tante anomalie che attengono alla conduzione dell’ufficio Pianificazione Urbanistica del servizio politiche e gestione del territorio del Comune di latina, il caso di una pratica presentata nel giugno 2017 per la richiesta ai sensi dell’articolo 146 del D.Lgs n. 42/04 di un’autorizzazione alla realizzazione di un fabbricato su un lotto di proprietà. La richiesta prevedeva la possibilità di realizzare una casa per civile abitazione per una famiglia di cinque persone che attualmente vivono in circa 60 metri quadri, con i disagi che tutti noi possiamo benissimo immaginare. Ebbene, dopo varie richieste, rimandi ed integrazioni, arriva nel novembre dell’anno scorso la valutazione negativa da parte degli uffici comunali. L’iter però prevede che dopo aver espresso il proprio parere gli uffici inviino la pratica alla Sovrintendenza ai beni Ambientali di Roma per la conferma o l’annullamento del parere espresso. In questo caso la Sovrintendenza ha di fatto annullato il parere espresso dal Comune, ma il notevole ritardo con cui la stessa pratica era stata inviata dagli uffici di Latina ha di fatto fatto scadere i termini del parere della Sovrintendenza.
A prescindere però dall’esito della pratica in questione, su cui i titolari dell’interesse materiale hanno già presentato ricorso, quello che a noi appare quantomento singolare è il fatto che per una pratica su lotto limitrofo con stesse carattere di Prg, di piano Paesistico Regionale e di Ppe e per una volumetria doppia, sia stata rilasciata l’autorizzazione dallo stesso ufficio un parere favorevole. Appare inutile sottolineare a questa amministrazione che il proprietario del lotto ‘penalizzato’ ha già sostenuto costi notevoli, oltre ad avere al momento un mutuo bloccato in attesa del permesso a costruire ed essersi già impegnato con un’impresa edile. Quello che inoltre ci preoccupa ulteriormente, al di là del singolo caso che abbiamo evidenziato, è anche il fatto che in questi ultimi mesi gli uffici comunali non rispondano per tempo alle richieste legittime dei tanti cittadini che necessitano di un certificato di destinazione urbanistica.La risposta del Comune in questi casi è quella di avvalersi, dopo 30 giorni, dell’autocertificazione: demandando così tutto alla responsabilità dei tecnici incaricati dai cittadini di seguire le loro pratiche, incassando però al tempo stesso la tassa dovuta per il rilascio del documento richiesto e mai ottenuto. Una pratica che potrebbe anche configurare l’ipotesi dell’indebito arricchimento da parte dell’ente comunale i cui effetti, come sempre pesaranno sulle tasche di tutti noi cittadini di Latina”.