Anche Nicola Calandrini, candidato a sindaco di Fratelli d’Italia e di una coalizione di centrodestra che vanta anche il sostegno di Noi con Salvini, interviene con una nota a margine del fatto di cronaca che nei giorni scorsi ha visto protagonisti alcuni ospiti del centro Al Karama, la struttura che accoglie cittadini rom tra Montello e Bainsizza.“Quel centro va chiuso – attacca Calandrini – non perdiamo altro tempo”. Secondo Calandrini però non è solo un problema di sicurezza poer i residenti di quella periferia, ma anche un problema di dignità sociale. “Al Karama è un’esperienza disumana e incivile, non si può pensare di offrire aiuto e solidarietà alle persone rinchiudendole in un vero e proprio ghetto. E’ intollerabile che in una città ci siano delle zone franche alle regole ed è ora di finirla con i tentativi di qualcuno di ricondurre il tutto a chissà quali motivazioni umanitarie”.
Calandrini si è soffermato proprio sul concetto di solidarietà e sugli errori commessi a proposito di questo argomento: “La solidarietà non è un business ma è una risposta a reali problemi della società. In passato si è pensato più a chi gestiva certe situazioni di emergenza invece di provvedere ai bisogni delle persone in difficoltà. Ora è necessario agire diversamente ma senza più ricorrere ai ghetti”.