“Siamo qui per testimoniare e condividere la volontà di ripristinare un rapporto costruttivo con i consorziati. La mia porta è sempre aperta, ricevo tutti coloro che bussano per chiarimenti e richieste di aiuto. Vorremmo poter fare tutto ciò che chiedete, ma non ci sono purtroppo né i soldi, né il personale per soddisfare ogni vostra, pur legittima, richiesta. Dobbiamo fare manutenzione ad una rete di canali di 5.000 chilometri con un terzo dell’organico previsto”. È l’appello che Luigi Giuliano, commissario del consorzio di bonifica dell’Agro Pontino, ha rivolto agli imprenditori agricoli di Sezze, Pontinia, Latina che si sono incontrati presso la cooperativa San Lidano per confrontarsi sui danni causati al settore dalle recenti alluvioni e sulle attività necessarie per affrontare al meglio il possibile ripetersi di analoghe calamità.
Presenti, tra gli altri, il presidente della Provincia, il consigliere regionale La Penna, l’ex assessore regionale Ricci e i dirigenti di Cia, Coldiretti e Confagricoltura.
Ciò che occorre nell’immediato – è emerso dall’incontro – è un programma di manutenzione idraulica straordinaria della rete idrografica che attraversa la piana pontina per la prevenzione del dissesto idrogeologico, per la tutela delle aziende agricole e delle loro produzioni. “Servono risorse finanziare adeguate per permettere agli enti territoriali di intervenire. Oltre a reperire finanziamenti, è urgente convocare – ha sottolineato Salvatore La Penna – anche un tavolo con funzioni normative per definire e ripartire le competenze legislative e operative tra le realtà coinvolte dal fenomeno dei mutamenti climatici come Consorzi di Bonifica e Province, enti che debbono recuperare piena operatività ed essere dotati delle risorse economiche adeguate alle loro competenze”.
“Siamo pronti ad essere i partner operativi di questa task force provinciale che, oltre a gestire le emergenze, dovrebbe però poter pianificare – ha aggiunto Natalino Corbo, direttore dell’Agro Pontino – anche gli interventi strategici per la difesa del suolo, delle attività produttive e degli insediamenti urbani costantemente minacciati tanto dalle alluvioni che dalla siccità”.
Il Consorzio di Bonifica di Latina – che opera su quello che è considerato, per estensione, il secondo bacino idrografico d’Europa – cura la manutenzione di una rete di canali di oltre 5.000 chilometri e gestisce 22 impianti idrovori e altri 8 irrigui.