Una vicenda che farà scuola per i diritti dei braccianti agricoli. Ne sono sicuri i rappresentanti della Uila, che esultano per il pagamento dei contributi previdenziali Inps a 400 lavoratori della ex cooperativa Agriamici.
“Questa storia a lieto fine, di cui la Uila è stata protagonista sin dall’inizio sostenendo i lavoratori coinvolti, apre la strada a una soluzione positiva per tutti quei braccianti dipendenti da aziende o cooperative non agricole che, in Italia, si sono visti rigettare le domande di disoccupazione agricola e che oggi possono vedere riconosciuti i loro diritti – ha dichiarato il segretario generale, Stefano Mantegazza – Una vicenda che, grazie alla determinata e determinante iniziativa della Uila, ha consentito a 400 lavoratori della cooperativa ex Agri Amici di Sezze di ottenere, dopo un anno, il riconoscimento dei diritti previdenziali con il pagamento della disoccupazione agricola e dei relativi assegni familiari relativi al 2019”.
“L’obiettivo che abbiamo raggiunto, ovvero il riaccredito dei contributi previdenziali agricoli per i 400 lavoratori, e’ stato possibile grazie alla costante partecipazione dell’INPS, l’attento ascolto di Guglielmo Loy e la sensibilità e disponibilità della dirigenza regionale e provinciale dell’istituto” – ha aggiunto Giorgio Carra, segretario nazionale Uila – Questa vicenda dimostra a tutte le vittime di caporalato e sfruttamento che, attraverso la denuncia e l’intervento del sindacato, è sempre possibile trovare una strada per essere risarciti e non rimanere vittime degli sfruttatori in eterno”.