Resta in carcere l’uomo di nazionalità romena arrestato per l’aggressione sulla pista ciclabile di Latina a due ragazze di 14 anni.
Questa mattina si è svolto ili processo per direttissima per Gigi Caraiman, presso il tribunale di Latina, davanti al giudice Morselli. Il pubblico ministero ha chiesto la convalida dell’arresto e la detenzione in carcere. L’avvocato Matteo Benvenuti, invece, l’obbligo di firma in questura.
Il giudice ha considerato che l’uomo non è incensurato, ha anzi una recidiva specifica, e quindi ha convalidato l’arresto e lo ha lasciato dentro. Il difensore ha quindi chiesto un termine per preparare la difesa e chiedere eventualmente un rito alternativo. Il processo è stato così rinviato al prossimo 20 luglio.
I fatti risalgono al 27 giugno scorso quando l’uomo aveva aggredito le due giovanissime che si erano fermate a metà ella pista ciclabile, dove c’è la fontanella. L’uomo ha raccontato che si stava lavando i capelli alla fontanella – non avendo una casa – e che all’improvviso il suo telefono era sparito dalla panchina dove lo aveva appoggiato. Avendo visto le ragazze si era convinto che lo avessero preso loro. “Sono stato aggredito per primo” ha dichiarato. E poi che, mentre arrivava la polizia, le due lo sarebbero riuscite a rimettere il cellulare nella sua borsa.
Una ricostruzione che non ha convinto il giudice. L’uomo attenderà il processo nel carcere di via Aspromonte. Deve rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale, per aver aggredito un agente della Volante intervenuto. Anche per il poliziotto la prognosi è stata di 5 giorni, per le lesioni riportate.