In Italia gli operatori che trattano le transazioni immobiliari transitati dal vecchio Ruolo (soppresso con Dlgs 59/2010) ai nuovi elenchi sono circa 32 mila, oltre a 5mila nuove iscrizioni: in totale, quindi, i mediatori attivi sarebbero poco più di 36mila in base ai dati Unioncamere. A questi si sommano circa 8mila soggetti non esercitanti ma comunque iscritti nell’apposita sezione del Rea, i cosiddetti “dormienti”. Quindi attorno ai 44mila regolari ai quali, secondo stime Fiaip, debbono aggiungersi quasi altrettanti che in regola non sono, per raggiungere il numero di un vero e proprio esercito di oltre 80mila agenti tra autentici e “tarocchi”. “Francamente troppi. E, soprattutto, è del tutto ingiusto che solo la metà di essi contribuiscano regolarmente all’erario”, afferma Santino Nardi presidente provinciale di Latina della Fiaip segnalando che nella provincia pontina il fenomeno dell’abusivismo in questo settore è tutt’altro che trascurabile.
“Il mancato introito per l’erario, in provincia di Latina – afferma Nardi –, è di circa quattro milioni di euro, generati da un numero compreso fra 250/300 falsi professionisti”. Cosa può fare il cliente per accertarsi di non aver di fronte un falso agente? “In primo luogo farsi mostrare un documento d’identità e il Patentino o l’iscrizione alla Camera di Commercio. Quindi verificare nella Cciaa di residenza del soggetto – ufficio mediatori – se è iscritto nell’elenco mediatori immobiliari. Va ricordato che anche il modulo che vi viene sottoposto per l’incarico di mediazione o la proposta d’acquisto va firmato dal soggetto mediatore che effettivamente tratta l’affare e non dall’amministratore che magari non è presente alla trattativa. E l’interesse è doppio: l’acquirente potrebbe aver diritto a non pagare nessuna provvigione proprio in quanto ha a che fare con un abusivo, anche dopo aver concluso l’affare: basta provare che a seguirlo nelle fasi di visita, trattativa, definizione del prezzo e modalità di pagamento sia stato proprio il soggetto non autorizzato dalla Legge. E a nulla valgono le argomentazioni di essere socio dell’agenzia: per avere diritto alla provvigione bisogna essere iscritti alla Camera di Commercio come agenti immobiliari”.
“Questo Stato non tutela più le categorie professionali, che invece sono una risorsa per il Paese. Il Ministro Padoan e il Governo anziché combattere l’illegalità e i veri evasori fiscali, in merito alle locazioni brevi, preferiscono sentire le sirene degli albergatori e fare diventare sostituti d’imposta gli agenti immobiliari, con un aggravio di costi per la categoria di oltre 90 milioni di Euro”, ha dichiarato Paolo Righi, presidente nazionale Fiaip che aggiunge: “Sono anni che ad ogni manovra fiscale si accompagnano gli strali del Governo contro gli evasori fiscali e puntualmente vengono varate norme che anziché colpire l’evasione aumentano i carichi burocratici per le categorie professionali. Stanare gli evasori è possibile, basta volerlo”.