Fratelli d’Italia presenta anche a Latina una mozione per contrastare gli affidamenti illeciti dei minori. L’atto è sottoscritto dai consiglieri comunali, a partire dal senatore Nicola Calandrini, il capogruppo Andrea Marchiella e Raimondo Tiero, oltre all’esponente della lista Calandrini, Matilde Celentano.
“Abbiamo accolto senza esitazione l’appello della nostra leader Giorgia Meloni che ha cercato una soluzione concreta per evitare il ripetersi di quanto accaduto a Bibbiano – dicono i firmatari -. Il caso è sconvolgente: bambini levati alle famiglie di origine ed affidati a conoscenti compiacenti, con la presunta complicità di funzionari e amministratori locali. Le vittime sono i più piccoli, strappati alle loro case e finiti nelle mani di sconosciuti. Questi affidamenti vanno contro ogni minimo buon senso che è quello di mantenere i minorenni all’interno delle famiglie di origine. La misura dell’affidamento inoltre dovrebbe essere solo una scelta temporanea, a sostegno delle famiglie stesse, nell’ottica della prevenzione all’abbandono, e non certo una soluzione definitiva”.
“Non sta alla politica indagare e sostituirsi ai giudici. Quello che spetta a noi è mettere in campo le azioni necessarie a scongiurare un’altra Bibbiano. La vicenda ha messo in luce come il sistema degli affidi viva molte criticità, dall’eccessiva discrezionalità attribuita ai servizi sociali, alla mancanza di strumenti di controllo”.
“Con la mozione vogliamo porre la parola fine a questo regime anarchico. Per prima cosa chiediamo di conoscere il numero dei minori fuori famiglia e seguiti dai servizi sociali. Inoltre la mozione impegna il sindaco e la giunta a stabilire una procura formale ed omogenea per la gestione degli affidi, con rispetto di standard di qualità. Vogliamo inoltre che sia garantita l’assenza di conflitti di interesse fra le persone coinvolte nei procedimenti di affido. La mozione impegna l’amministrazione ad implementare il personale dei servizi sociali e ad attivarsi presso il Governo affinché riveda la norma inerente l’istituzione del difensore del minore. Chiediamo inoltre di sostenere le famiglie in situazione di indigenza perché le difficoltà dei genitori non possono essere motivo per strappare loro i figli. Infine, vogliamo che sia garantita la temporaneità degli affidi e che venga istituita un’apposita figura, quella dell’operatore dell’accoglienza familiare temporanea, un tutor nei confronti dei ragazzi”.
La mozione sarà messa in discussione al primo consiglio comunale utile.
Anche Casapound si sta muovendo in questo senso, tornando a chiedere, come aveva fatto nei giorni scorsi, all’assessore ai servizi sociali, Ciccarelli, di fornire informazioni specifiche. “Quanti bambini risultano in affidamento, quanti ricorsi o esposti esistono al tribunale dei minori da parte di genitori che hanno visto “sottrarsi” i propri figli, a quali case famiglie, onlus o cooperative vengono assegnati i minori e quanto paga il Comune come retta giornaliera”.