“Cultura a Latina? Meglio che Predappio: io farei un museo a cielo aperto della città di fondazione. Abbatterei anche palazzo Key”, così Matteo Adinolfi di Noi con Salvini oggi durante il Consiglio comunale sull’affidamento a terzi del teatro comunale. L’esponente di minoranza ha voluto mettere in mostra la capacità della destra, a suo dire, di mettere in cantiere quella cultura “premiante”, citando l’affidamento del relativo assessorato da parte del sindaco Ajmone Finestra a Francesco Tetro (oggi ripescato dalla maggioranza di Lbc) e il Raduno nazionale degli Alpini voluto dal sindaco Vincenzo Zaccheo”. Adinolfi, come gli altri esponenti di opposizione, ha votato contro la “delega” a privati del teatro comunale accusando la maggioranza di non aver considerato la cultura come elemento strategico. “Non è vero che con la cultura non si può fare business”, ha detto il consigliere tirando in ballo Predappio e ponendolo a paragone. Forse una provocazione, considerando l’attuale dibattito nazionale sulla legge Fiano. Ad ogni modo Adinolfi, a suo modo, ha rilanciato il tema della valorizzazione dell’architettura del ventennio.