Almeno dodici chilometri di acqua rossastra e maleodorante nel canale Linea tra i comuni di Latina e Pontinia. Foto e video e una breve descrizione del fenomeno, il 14 maggio scorso, sono stati inviati alle autorità da Giorgio Libralato, noto ecologista pontino, già alle prese in passato con le pessime condizioni del corso d’acqua e quindi testimone del fatto che quanto “registrato” una decina di giorni fa non è purtroppo un caso isolato, con la buona pace dei rapporti Ispra e delle Bandiere Blu assegnate in provincia di Latina.
Analoga segnalazione è stata effettuata, il 17 maggio, dal direttore generale del Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino, l’ingegnere Natalino Corbo, che scrivendo all’Arpa riferiva di una nota ricevuta il 12 maggio dal signor Giuseppe Anitori che denunciava la presenza di acque rosse e forti odori di chimica nel canale Linea, nel tratto compreso tra Borgo Faiti e la Migliara 48.
Libralato, presidente dell’associazione Ecologia e Territorio, ha fornito una documentazione visiva della inquietante colorazione del corso d’acqua, dalla Migliara 45 alle Migliara 53. Ma non è andato oltre, né verso Nord né verso Sud: pensava di aver documentato abbastanza ai fini di una segnalazione, per senso civico, a chi di competenza.
A raccogliere il grido dall’allarme lanciato da Anitori, per tramite del Consorzio di Bonifica, e dell’ambientalista, preoccupato per l’uso irriguo dell’acqua che prima di finire in mare disseta anche le bestie e nella speranza di evitare nell’ennesima moria di pesci, è stata l’Arpa che ieri, 23 maggio, dopo circa due settimane, ha scritto a Provincia, Comune di Pontinia, Asl, Carabinieri Forestali chiedendo, al fine di procedere con quanto di competenza, l’elenco delle aziende autorizzate allo scarico sul tratto del canale Linea da Borgo Faiti alla Migliara 48, nei comuni di Latina e Pontinia.
Nella sua segnalazione Libralato chiedeva, in quanto residente nel comune di Pontinia e quindi persona interessata, di verificare la qualità delle acque, di sapere quale scarico del fiume Linea avesse le caratteristiche delle sostanze riscontrate, quali provvedimenti sarebbero stati presi per evitare danni alle colture, animali e persone e di conoscere il risultato delle analisi. Troppe domande a cui rispondere in una sola volta! “Ad oggi – commenta – non è dato sapere se sono stati effettuati prelievi di campioni di acqua al momento delle segnalazioni e quale l’esito delle analisi. Mi auguro che qualcuno si sia preoccupato di risalire alla fonte. Ciò che voglio dire è che io ho documentato la situazione in un tratto, all’interno del quale si chiede di conoscere chi fosse autorizzato allo scarico, ma non ho potuto farlo lungo tutto il canale. Dove inizia il fenomeno? E se provenisse da uno scarico non autorizzato?”.