Mentre si avvicina la data di approvazione del bilancio 2015 di Acqualatina, fissata per il prossimo 8 settembre in prima convocazione ed eventualmente il 9 in seconda, e mentre continuano i guasti improvvisi sulla rete idrica (l’ultimo questa notte in via via Madonna della Ripa a Monte San Biagio lasciando diverse zone del paese a secco), le minacce della Depfa Bank di esercitare il diritto di voto in sostituzione dei sindaci resta al centro dell’attenzione politica.
L’ex consigliere comunale Gianni Chiarato auspica che il primo cittadino di Latina Damiano Coletta passi dalle parole ai fatti facendo valere la propria rappresentatività, portando a casa “il primo vero risultato da capitano della squadra del bene comune sulla risorsa primaria: l’acqua”.
Chiarato ricorda come Coletta, in campagna elettorale, abbia sparato ad alzo zero per un ritorno alla gestione pubblica dell’acqua: “Ora è il momento di un’azione concreta – aggiunge -, la cittadinanza è in trepida attesa di sapere quale decisione il sindaco di Latina assumerà all’assemblea dei soci di Acqualatina convocata per il bilancio”.
“Abbiamo letto, in questi giorni – afferma Chiarato -, tanti articoli che riferiscono di un possibile esercizio del voto da parte di Depfa Bank in sostituzione dei sindaci. Ovviamente questo non dovrà accadere (sarebbe meglio dire che sia auspicabile che non accada, dal momento che esiste un contratto – mai annullato nonostante le criticità emerse – che lo prevede, ndr) perché, se così fosse, si registrerebbe un’espropriazione inammissibile delle funzioni pubbliche sulla gestione di un bene primario. Le decisioni debbono essere assunte, nel pieno esercizio dei poteri, e con la consapevolezza che questa comporta da parte di chi ha la rappresentanza della comunità”.
Chiarato nel suo intervento cita un passaggio di un nostro approfondimento: “I soldi presi in prestito dalla Depfa Bank, sulla carta a fronte di un project financing, in realtà sono serviti per stessa ammissione di Acqualatina, come riportato nelle relazioni e note integrative dei bilanci, per il sostentamento delle fasi di start up, per la continuità delle operazioni aziendali …”.
“Se così fosse – commenta -, significherebbe che i soldi del mutuo non sarebbero stati utilizzati soltanto per investimenti ma anche per spese di gestione e/o correnti e in contrasto con la finalità del pegno sulle azioni concesso da dieci Comuni soci ai fini del finanziamento”.
Per Chiarato approvare un bilancio che confermi “una diversa utilizzazione dei fondi non potrà essere condivisa e soprattutto non potrà trovare fondamento sul piano della legittimità della decisione senza una preventiva autorizzazione da parte degli Organi competenti”.
L’ex consigliere riferisce che la stampa segnala altri rilievi sulla incongruenza di dati contabili. “Tutto questo – aggiunge – porta alla formulazione dei seguenti quesiti: i Sindaci che dovranno approvare il bilancio lo hanno fatto verificare dagli uffici preposti? I conti sono giusti? Le finalità di impiego delle risorse sono state rispettate? I controlli della segreteria tecnica dell’Ato che esito hanno dato?”
“Approvare un bilancio al buio – conclude Chiarato – o farsi espropriare la funzione pubblica da parte di un soggetto privato, che ha come unico interesse quello economico, sarebbe inaccettabile in un momento tanto delicato come questo che vede l’interesse del socio privato di uscire dalla compagine”.
Intanto oggi altra giornata di passione (qui l’emergenza di ieri) per gli utenti del Sud Pontino interessati dalla ormai cronica penuria di acqua. Acqualatina fino alle 12 e 09 odierne ha segnalato probabili interruzione del flusso idrico nei comuni di Terracina, Fondi, Santi Cosma e Damiano, Castelforte, Minturno, Formia e Gaeta a causa del basso livello di disponibilità della risorsa idrica presso le centrali di produzione.