Piazza piena a Latina per il concerto di Achille Lauro e non solo. La lunga rievocazione del primo allunaggio avvenuto esattamente mezzo secolo ha trasformato il capoluogo pontino in una grande festa.
La “Notte della Luna” l’ha chiamata l’assessore alla Cultura e al Turismo Silvio Di Francia per unire la notte bianca con la ricorrenza della missione dell’Apollo 11. Una notte giovane, iniziata al tramonto con due riuscitissime iniziative in contemporanea, una a Satricum – lo spettacolo Antigone della compagnia Matutateatro – e l’altra al Cambellotti – Viaggio nel Cosmo, a cura di Magna con Alessandra Mastrobuono Battisti.
E se l’area archeologica è riuscita a contenere il pubblico, lo stesso non può dirsi per la saletta riservata, all’interno del museo, alla ricercatrice di Latina e le sue proiezioni lunari. Una folla inaspettata ha provocato un fuori programma: e allora tutti fuori nel cortile dove la giovane pontina intervista dall’assessore Di Francia ha incantato la platea con le sue teorie sull’origine della Luna.
Nel corso dell’evento, mentre numerose persone iniziavano ad avvicinarsi alla piazza, colmando gli spazi vuoti della ztl, al Cambellotti il sindaco Damiano Coletta ha consegnato al latinense Collins Brait l’attestato “riservato” ai nati nel 1969. Suo padre scelse di chiamarlo Collis, come Michael Collins, pilota dell’Apollo 11, pensando che fosse di buon auspicio per il figlio portare il nome di uno degli uomini che avrebbe messo piede sulla Luna di lì a pochi giorni. Peccato che Collis fu proprio l’unico dell’equipaggio a non mettere piede sul satellite. Ma a Collins Brit in fondo non è andata male, salvo dover spiegare al curioso di turno l’origine del nome.
E mentre in piazza del Popolo aumentavano i decibel con spettacoli di danza e l’esibizione di Latta e Fanoya aspettando Achille Lauro, gli artisti di strada davano spettacolo a piccini e non.
E “La Luna gira” nel parcheggio di viale Neghelli, “La Notte dell’Apollo 11” a Prato di Coppola e Buskers Lunari a piazza San Marco. Insomma, per dirla all’Achille Lauro “sto sulla Luna”. “Sto sulla Luna, è un modo di dire che ci appartiene”, ha confidato ai cronisti prima di salire sul palco.
La star della serata si è fatta attendere: l’evento più atteso è iniziato con circa un’ora di ritardo. Quanto basta per “caricare” i fan che lo attendevano per tutta l’ampiezza di piazza del Popolo. Il concerto ha preso il via e dopo il primo brano Achille Lauro si è fermato e ha detto al suo pubblico, che lo stava guardando attraverso le videoriprese su smartphone: “Ragazzi, ora mettete via i cellulari e divertitevi perché la festa è la vostra, di tutti voi. E se pur stando così vicini non vi conoscete, questo è il momento giusto per fare amicizia”. I giovani esultano, i grandi applaudiscono, la notte bianca a Latina è stata anche questo.
“Una festa di tutta la città”, ha sottolineato il sindaco mostrando soddisfazione per il successo dell’evento clou di quest’estate, ma anche per l’offerta dell’intera stagione fatta di 214 iniziative tra piccole e grandi.
Ma la “Notte della Luna” terminerà a Capo Portiere con “La Musica e la meditazione in movimento”, alle 5.30.