Si è svolto mercoledì 6 giugno presso la Curia Vescovile “L’orco non vive nelle favole” un convegno multidisciplinare su abusi, maltrattamenti e violenza minorile organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale Forma Mentis, in collaborazione con il Centro Polispecialistico San Giuseppe di Latina Scalo.
In una sala affollatissima, hanno portato il loro saluto S.E. il Vescovo, Mons. Mariano Crociata, l’Avv. Jacopo Marzetti, Garante Infanzia e Adolescenza Regione Lazio, il Sindaco di Latina, Dott. Damiano Coletta, l’Isp. Sup. Tommaso Malandruccolo, in rappresentanza del Questore di Latina e Dr.ssa Vittoria Ciaramella Viceprefetto Vicario in rappresentanza del prefetto Maria Rosa Trio.
Forti le parole pronunciate dal Vescovo, S.E. Mons. Mariano Crociata: “Purtroppo la nostra società occidentale ha dovuto prendere atto che tra tutte le forme di maltrattamento e di violenza, quella della pedofilia si è manifestata come un fenomeno dalle proporzioni davvero enormi, nei più diversi ambienti e strati sociali, a cominciare dall’ambiente domestico. Ciò che, però, più di ogni altra cosa ha gettato nello sdegno l’opinione pubblica e nella vergogna la comunità dei credenti, è stato il dover constatare che tale fenomeno ha trovato spazio e ha raggiunto una diffusione impressionante tra il clero cattolico e negli ambienti ecclesiastici di diverse nazioni. La reazione è stata forte, a cominciare da quelle di papa Benedetto XVI e ora in particolare di papa Francesco; misure e decisioni sono state prese sia per riparare come possibile il danno sulle vittime, sia per condannare i responsabili accertati, sia per prevenire il ripetersi di tali orribili maltrattamenti e violenze”.
Una platea attenta, composta da operatori della sanità, del sociale, dell’istruzione, rappresentanti del mondo cattolico, dell’autorità giudiziaria e delle forze dell’ordine ha seguito l’avvicendarsi degli interventi con estremo interesse.
Molti i temi affrontati nel corso del convegno introdotto dal prof. Giuseppe Titti, Coordinatore attività di Pediatria Centro Polispecialistico San Giuseppe di Latina, Primario Emerito UOC di Pediatria e Neonatologia Ospedale G.B. Grassi di Ostia, direttore scientifico dell’evento insieme con la dott.ssa Rita Magni. Nel suo intervento il prof. Titti ha sottolineato l’importanza del pediatra nell’identificare i segnali di allarme riconducibili ad un abuso. Negli interventi successivi si è parlato della sofferenza psichica del bambino-adolescente abusato o maltrattato e dell’importante ruolo svolto da insegnanti ed educatori nella segnalazione di un sospetto abuso.
Si è parlato di pedopornografia e pedofilia, indagini giudiziarie e ascolto protetto, violenza passiva all’interno delle mura domestiche, l’importanza della collaborazione con le autorità competenti per la rilevazione, la diagnosi e la protezione del bambino nel percorso successivo alla rilevazione dell’abuso e gli interventi terapeutici a sostegno dei minori.
L’evento è stato aperto dagli organizzatori: la presidente dell’associazione Forma Mentis Clarita Pucci, che nel suo intervento ha affermato che oltre l’indignazione di fronte all’ennesimo episodio di cronaca, è necessario un impegno concreto, auspicando la costituzione di un tavolo comune per meglio orientare le politiche di prevenzione, protezione e cura dei minorenni maltrattati.
Il dott. Francesco Curinga, proprietario del Centro Polispecialistico San Giuseppe, ha sottolineato come la struttura sia da sempre impegnata in iniziative che abbracciano le problematiche e le vicissitudini dei cittadini, offrendo un’assistenza qualificata ed un’equipe medica specializzata. “E’ stato un convegno di altissimo profilo umano e scientifico, un’occasione importante per coinvolgersi e coinvolgere il territorio su una tematica così cogente” alle sue parole fa eco l’intervento conclusivo del Direttore Generale del Centro, Dott. Dario Catricalà che afferma: “Siamo riusciti a costruire un valido cruscotto informativo multidisciplinare e multidimensionale; torniamo a casa, come cittadini, con una maggiore sensibilità ed una maggiore conoscenza sul delicato tema dell’abuso e dei maltrattamenti, grazie anche al contributo scientifico e giuridico portato dai relatori e alla loro capacità di calibrare un giusto trade-off tra concetti e strumenti altamente scientifici ed un linguaggio accessibile a tutti”