“Le postume lezioncine astiose delle maestrine di turno lasciano il tempo che trovano e servono al massimo a riempire qualche mezza paginetta di giornale”. Salvatore Antoci, consigliere comunale di Latina Bene Comune, bolla in questo modo l’intervento della dem Nicoletta Zuliani (senza mai nominarla) che ieri in Consiglio comunale ha passato in rassegna le criticità di un’azienda speciale, l’Abc dei rifiuti, avviata senza contratto di servizio, sottolineando in rosso gli atti oggetto di approvazione, ritenuti fondamentali per l’avvio dell’azienda e arrivati in aula a sanatoria, poi passati con i soli voti della maggioranza ridotta a 18 voti. La consigliera nell’intervento, che riproponiamo a margine nel video, ha voluto mettere in guardia i consiglieri di maggioranza sul Piano programma in discussione basato su un Piano economico finanziario non ancora approvato. Solo un fastidioso ronzio per Lbc. Il capogruppo Dario Bellini, infatti, ha detto che le chiacchiere stanno a zero e che Lbc è orgogliosa di aver salvato posti di lavoro con l’azienda speciale.
Oggi il consigliere Salvatore Antoci, in un post affidato a Facebook, dice che per avviare l’Abc si è dovuto attraversare un campo minato sotto il tiro dell’artiglieria pesante: “È ovvio – si giustifica – che per schivare i colpi che arrivavano dalla terra, dal mare e dal cielo, per aggirare il filo spinato e per evitare nel contempo di saltare in aria sulle mine, il percorso non è stato proprio quella linea retta che tutti avremmo voluto. Siamo orgogliosi – ribadisce il concetto espresso da Bellini – della strada fatta, ancorché tortuosa, e siamo orgogliosi di aver fatto la scelta giusta, coraggiosa e innovativa per Latina! Le postume lezioncine astiose – attacca – delle maestrine di turno lasciano il tempo che trovano e servono al massimo a riempire qualche mezza paginetta di giornale”. E non fa niente se la lezioncina, ben argomentata, ricorda ai consiglieri di maggioranza di essere venuti a conoscenza per la prima volta, in commissione Trasparenza, presieduta e convocata dalla “maestrina”, degli elementi necessari alla valutazione dell’impatto dell’Abc sui conti comunali. Una seduta di commissione in cui il segretario generale Rosa Iovinela ha voluto tranquillizzare la squadra del sindaco Damiano Coletta, affermando che tutto l’iter era stato condotto in modo corretto e legittimo. “Poi le ho chiesto – ha aggiunto Zuliani nel suo intervento di ieri – se ci sarebbero state delibere votate ex post e lei ha risposto ‘no’”.
Ma alla consigliera del Pd non poteva sfuggire invece che in una successiva commissione congiunta bilancio-ambiente, il funzionario Diego Vicaro, con mansione di super-controllore dell’azienda speciale, alla stessa domanda aveva risposto in modo diverso. “Ci sarà una delibera ex-post? Mi ha risposto: sì – sono le parole di Zuliani ieri in aula -. Allora, vi ricordate la risposta della Segretaria Generale? Lei aveva detto ‘no’. Delle due l’una: o mente la Segretaria Generale o mente Vicaro”.
Per Zuliani la segretaria generale del Comune si sarebbe presa una bella responsabilità affermando in commissione Trasparenza che “tutto l’iter era stato condotto in modo corretto e legittimo”. Una dichiarazione verbale, non scritta, ma pronunciata in una sede istituzionale. “E’ di fatto un parere di conformità ex articolo 97 del Tuel (parere a cui il segretario Iovinella è sempre sfuggito, ndr) – ha detto la consigliera Zuliani nel suo intervento in Consiglio -. E su questo parere reso ‘a voce’ e lo ripeto, parere di conformità, si sono basati i Revisori dei Conti per dare il loro parere favorevole agli atti oggi in votazione”.
“Oggi, 31 gennaio 2018 (ieri per chi legge, ndr), la delibera numero 5 contiene gli atti propedeutici all’avvio dell’Azienda Speciale – sono ancora le parole della consigliera del Pd -, azienda che da un mese è già operativa, e la delibera nemmeno dice che questi atti sono propedeutici. Omette la questione della propedeuticità. E certo. Ora, non è difficile capire che questi atti dovevano essere approvati prima del 1 gennaio 2018, prima che l’Azienda fosse operativa. Questa è una delibera a sanatoria. Che facciamo? Prima acquisiamo il personale, prendiamo atto di un contratto e li facciamo lavorare. Il presidente (presidente del consiglio di amministrazione dell’Abc Demetrio De Stefano, ndc) viene pure a dirci che il costo reale è superiore del 10-15%… il tutto senza una delibera di indirizzo del Consiglio sul passaggio di personale? Senza una delibera di indirizzo sull’acquisizione del ramo d’azienda della Latina Ambiente? Senza aver preso visione e senza aver approvato il piano degli investimenti? Senza esserci espressi sul contenimento dei costi del personale? Senza che il Consiglio abbia approvato il budget triennale?”
“Latina non meritava tutto questo pressappochismo e questa superficialità – concludeva Zuliani -, questa incoscienza nel prendere una strada così rischiosa. Non avevamo bisogno e non era il momento di rischiare, e lei sindaco aveva promesso una calma e semplice normalità. Questa non è normalità. Questo è azzardo”.
Un grido di allarme che non ha sortito alcun effetto nel voto granitico di Lbc, scalfito dalle solite assenze. L’intervento-denuncia della consigliera, supportato dai verbali e dalle registrazioni delle commissioni, forse merita un approfondimento. E’ stata segnalata l’approvazione di atti a sanatoria e l’approvazione di atti basati su atti inesistenti. Colpi di artiglieria pesante, come quelli lanciati in occasione di precedenti Consigli comunali che a detta di Antoci avrebbero impedito di intraprendere la retta via? Il post di Antoci oggi è suonato come una giustificazione, ma anche come un’autoaccusa… per il bene comune. Fa un po’ impressione. Dove è finita la lezione delle regole? Abc, un altro esempio di deroga? “Solo chiacchiere” come ha detto Bellini?