“Lo dicono i cittadini, i lavoratori indignati, i revisori dei conti e il consiglio di amministrazione scelto dalla maggioranza. E ora lo scrive nero su bianco anche il Comitato di sorveglianza di Abc: l’inerzia dell’amministrazione, unita a scelte sbagliate e contraddittorie, sta mandando al macero un’azienda sana. Con la conseguenza di far crescere il disagio e l’insofferenza nella cittadinanza”.
E’ con queste parole che il partito d’opposizione Latina Bene Comune ha commentato l’intervento del Comitato di sorveglianza dell’Azienda dei beni comuni, composto da associazioni di consumatori, Camera di commercio, associazioni ambientalisti e lavoratori, alla luce delle innumerevoli criticità legate all’attuale gestione di Abc e delle modifiche calate dall’alto dei tempi della raccolta differenziata porta a porta.
“Il Comitato di sorveglianza – continua Lbc – chiede un incontro urgente con l’amministrazione e segnala, come già fatto ripetutamente anche dalle opposizioni, che il Comune ad oggi non ha ancora approvato il progetto di sviluppo e il Piano economico e finanziario. Nel frattempo, sono state introdotte pesanti modifiche nel calendario della raccolta senza che vi sia stata una preventiva comunicazione ai cittadini. Insomma, regna il caos. E questa situazione è già ben visibile girando la città: i ritiri praticamente dimezzati hanno trasformato alcuni quartieri in discariche a fronte di un cospicuo aumento dell’anticipo della prima rata Tari, perché tutto il materiale accumulato non può essere contenuto nei soli mastelli. Le segnalazioni sono già arrivate da diverse associazioni. A questo si aggiunge che il diserbo non viene fatto dal mese di novembre, perché non è stata ancora individuata una ditta incaricata”.
“Intanto, la maggioranza non trova di meglio da fare che dare la colpa alla precedente amministrazione e all’ex sindaco Coletta – sostiene il movimento – Ma sono quasi tre anni che l’amministrazione Coletta non c’è più e le decisioni sbagliate e dannose che vengono prese stanno provocando sempre maggiori disagi. Come nel caso dell’iniquo balzo in avanti del 30% della Tari voluto dal commissario e ulteriormente aumentato dall’attuale amministrazione, come ammesso dall’assessora Nasti, che del primo aumento, del resto, fu l’artefice in qualità di sub commissaria. Solo in primavera sapremo che altro aumento ci aspetta a dicembre. Riteniamo sia giunto il momento che la sindaca e la sua maggioranza si prendano le loro responsabilità davanti a tutta la cittadinanza per i danni e i disagi che stanno creando in conseguenza della palese incapacità nel gestire il complesso tema dei rifiuti. Lo stato confusionale generato dai partiti della coalizione non possono pagarlo i lavoratori di Abc e tantomeno i cittadini”.
“Abbiamo infine preparato un’interrogazione – conclude il movimento – sui soldi, circa 550mila euro, che in modo unilaterale il Comune ha tolto senza una concertazione contrattuale con Abc. Si tratta in sostanza di una modifica del contratto che lega l’azienda speciale all’amministrazione, che preoccupa non poco il Cda e i revisori dei conti”